Isola di Giannutri

La più piccola tra le isole dell'Arcipelago Toscano

isola di Giannutri

Giannutri è l'isola più a sud dell'Arcipelago Toscano, di dimensioni molto piccole è lunga poco più di 3 chilometri e larga circa 500 metri per una superficie totale inferiore ai 3 kmq.

L'Isola di Giannutri amministrativamente fa parte del comune del Giglio, che si trova a una decina di chilometri più a nord, ed è abitata tutto l'anno solo da 13 residenti, mentre la popolazione cresce esponenzialmente nel periodo estivo.

L'isola è praticamente tutta pianeggiante ad esclusione del Poggio di Capel Rosso, punto panoramico che si trova ad 88 metri s.l.m. e Monte Mario altro rilievo a 78 metri di altezza.

giannutri spiaggeArrivare all'Isola di Giannutri

L'isola è collegata alla terra ferma a Porto Santo Stefano dal vettore "MareGiglio" con una frequenza giornaliera nel periodo estivo a cui si aggiungono taxi boat privati e altre piccole imbarcazioni che effettuano escursioni e gite sull'Isola.

Sull'Isola di Giannutri non esistono hotel ma è possibile pernottare in alcune residenze private, l'accesso non è più regolamentato dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano che lo aveva fissato in 300 presenza giornaliere ma è necessario pagare un ticket di ingresso di € 4.00.

Cosa fare a Giannutri

Per scoprire le meraviglie di Giannutri ed esplorare i suoi siti di interesse è necessario contattare il parco ed essere guidati da una guida esperta del posto, infatti non è possibile visitare l'isola autonomamente ma è necessario essere accompagnati, l'unico sentiero ad accesso libero è quello che collega Cala dello Spalmatoio a Cala Maestra che si percorre in circa 20 minuti a piedi.

La zona dove sono presenti più abitazioni è Cala dello Spalmatoio, il piccolo centro abitato si trova vicino al porto di sbarco ed è composto da alcune casette che circondano una caratteristica piazzetta dove è presente l'unico bar e ristorante dell'Isola.

piazza di giannutriGrazie alla limpidezza delle sue acque e la grande varietà di flora e fauna, l'isola di Giannutri è visitata ogni anno da moltissimi diver che oltre ai ricchi fondali possono ammirare i vari relitti che si trovano intorno all'isola.

L'area marina intorno all'Isola è tutelata dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ed è suddivisa in due aree di tutela:

L'area A, di tutela integrale dove è vietata la pesca, l'attracco, la navigazione, la sosta e l'immersione fino a 1 km di distanza dalla costa.

L'area B, dove la pesca deve essere autorizzata dall'ente Parco, ed è consentita la sosta e l'attracco solo nelle due cale principali dell'Isola, Cala Spalmatoio e Cala Maestra.

Dal 2015 è stata riaperta la Villa Romana di Giannutri che si trova nella parte nord dell'Isola, una villa Domizia costruita a cavallo tra il I e II secolo d.c. dalla famiglia dei Domizi Enobarbi di cui faceva parte anche Nerone. La proprietà era costituita da una enorme Villa con tutti i confort, riscaldamento, terrazze, porto di attracco e stanze per la servitù e gli schiavi, estesa su oltre 5 ettari di terreno.

Le Spiagge

Le coste dell'Isola di Giannutri sono formate da roccia calcarea che non permette la scesa al mare. Tutta la costa meridionale e gran parte di quella settentrionale è sottoposta a zona di Tutela Integrale dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano che ne vieta la balneazione.

giannutri le spiaggeL'uniche due spiagge dove è possibile attraccare e sostare per la notte sono la Cala dello Spalmatoio e Cala Maestra dove è possibile anche l'entrata in acqua da terrra per godersi un meraviglioso bagno in acqua limpida e cristallina.

A Cala dello Spalmatoio è possibile per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni scoprire i resti di relitti etruschi e romani, mentre a Punta Scaletta un piccolo promontorio a nord di Cala Maestra è possibile ammirare un relitto romano ancora integro.

La spiaggia di Cala Maestra è una piccola caletta di ciottoli che si trova nella parte centrale dell'Isola, rivolta ad ovest, molto protetta dai venti. Nei mesi estivi è molto frequentata dalle imbarcazioni che fanno escursioni nelle isole dell'arcipelago. La piccola spiaggia di ciottoli chiari è circondata da due ampi moli dove poter prendere il sole e seguendo un sentiero è possibile scendere da una scala per poter fare il bagno e snorkeling in un punto più lontano della baia ed ammirare i pesci e le praterie di posidonia presenti.

A distanza di soli 20 minuti a piedi si arriva all'altra spiaggia dell'Isola, nel lato est dell'Isola è presente la spiaggia di Cala dello Spalmatoio, formata da sassi e sabbia.

Cala Spalmatoio è la spiaggia principale dell'Isola, dove è presente anche il porto di attracco dei traghetti provenienti da Porto Santo Stefano, deve il suo nome alla sua funzione all'epoca dei romani. Infatti ancora oggi sono presenti i resti di una piccola rimessa dove gli scafi delle imbarcazioni venivano aggiustate e sigillate con la impeciatura, ovvero "spalmando" sui fondi dei battelli pece calda come sigillante.

La spiaggia di Cala Spalmatoio è un piccolo arenile, molto affollato sia a terra dai vari turisti che sbarcano sull'isola sia in mare essendo una delle due uniche insenature dove è permesso l'attracco all'isola di Giannutri, il fondale è ricco di scogli e ricci di mare, quindi vi consigliamo di indossare scarpette da mare per entrare in acqua.

Poco distante dalla spiaggia troviamo la piccola piazzetta, utilizzata come punto di ritrovo per le varie escursioni sull'isola e nella quale è prensente anche un piccolo market, un bar e un ristorante dove trovare ristoro con qualche snack e bibite fresche.

Giannutri

Regole principali

Per preservare la bellezza e l'ambiente, sull’isola di Giannutri è necessario rispettare alcune regole valide per tutte le aree protette, su tutta l'Isola di Giannutri è quindi vietato:

  • accendere fuochi
  • cacciare
  • raccogliere fiori e danneggiare le piante
  • raccogliere pietre e minerali
  • abbandonare rifiuti
  • fare campeggio libero
  • disturbare gli animali
  • uscire dall'unico sentiero autorizzato, chiamato "corridoio" che collega la parte est ed ovest dell'isola.
  • lasciare liberi gli animali domestici
  • entrare nelle aree protette marine e terrestri a sud e a nord

 

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costa di giannutri

L'isola di Giannutri vista a 360 gradi con il drone

 

 

La mappa della piccola isola di Giannutri

 

 

Isola di Gorgona

L'unica Isola carcere ancora in attività in italia

isola di gorgona

Gorgona si trova di fronte alle coste Livornesi da cui dista circa 35 km ed è l'isola più settentrionale dell'Arcipelago Toscano.

L'Isola di Gorgona con i suoi 220 ettari di estensione è l'Isola più piccola di tutto l'arcipelago, è prevalentemente montuosa e ricca di vegetazione, dal 1869 è stata adibita a Colonia Penale Agricola questo ne ha permesso una tutela integrale sia dell'ambiente marino che di quello terrestre.

torre vecchia a gorgonaL'isola oltre alla struttura carceraria è composta anche dal piccolo borgo dei pescatori dove dei circa 70 residenti solo 7 abitano sull'isola stabilmente.

Sull'Isola di Gorgona sono presenti solo due fortificazioni e pochissimi edifici collegati tra loro grazie a 10 km di strade in terra battuta:

  • La Torre Vecchia, situata sulla costa occidentale rivolta verso il canale di corsica, costruita nel 200 dai Pisani con scopi di avvistamento e difesa dai saccheggi dei pirati. L'edificio è molto imponente a più livelli anche se in parte mal conservato, ha una base irregolare che si adatta perfettamente al tratto di costa ripido e frastagliato. Le mura sono costituite da pietra locale.
  • La Torre Nuova, situata sulla costa orientale sul promontorio a nord della Cala del Porto, unico porto di accesso all'Isola. La torre venne costruita dai Medici nel 1600 per completare il sistema di difesa dell'Isola. La torre Nuova aveva funzioni di avvistamento sul tutto il canale e di difesa del piccolo porticciolo sottostante.
  • Il semaforo dell'Isola, situato nella costa nord, è una struttura a base rettangolare disposto su tre livelli, la sua edificazione risale al XIX secolo dalla Regia Marina per monitorare il Mar Ligure e per la segnalazione notturna dell'Isola stessa. Nel 1913 venne attivato inoltre una stazione metereologica per la marina militare, rimasta in funzione fino ai primi mesi del 1975. Una volta dismesso l'edificio del Semaforo sono stati installati due moderni fari in vetroresina completamente automatici, uno nella parte nord presso punta Paratella e uno sulla costa sud presso Cala dello Scirocco.
  • Chiesa di San Gorgonio, poco distante dalla Torre Vecchia è stata utilizzata dai religiosi dell'Isola fino al 1360, data nel quale i Benedettini abbandonarono l'isola.
  • Villa Margherita, è un edificio costruito sui resti degli edifici romani precedenti oggi è la sede del penitenziario

 

Le spiagge dell'Isola di Gorgona:

Le spiagge dell'Isola si trovano tutte nella costa est, meno ripida. Tre valli formano tre piccole cale, Cala Maestra, Cala Martina e Cala Scirocco.

il porticciolo di gorgona

cala maestra a gorgona

 

Dal 2016 l'isola di Gorgona riapre le sue meraviglie al turismo

il paese gorgona

Grazie ad un protocollo d'intesa tra il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, il comune di Livorno e la direzione della casa circondariale di Livorno sono state tracciate le nuove linee guida per la completa fruizione dell'Isola anche da parte dei turisti.

Le maggiori novità riguardano il collegamento con l'isola dal porto di Livorno, la possibilità di poter effettuare trekking sui sentieri accompagnati dalle guide del Parco, consumare il pasto al sacco e soprattutto la possibilità di aprire alcune spiagge ai visitatori.

Il numero massimo di visitatori giornalieri è stato ampliato a 75 persone suddivise in tre gruppi.

Non è possibile putroppo sbarcare sull'isola con macchine fotografiche o cellulari che vengono trattenuti prima dello sbarco.

Lo spazio marino intorno all'Isola è suddiviso in due aree, la zona 1 che comprende gran parte del mare a nord, ovest e sud da Punta di Cala Maestra fino a Punta della Tacca dove È VIETATO l'accesso, il transito, la navigazione, la sosta, la pesca e l'immersione. La zona 2 nella costa nord est dove l'accesso, il transito, la navigazione, la sosta, la pesca e l'immersione sono completamente regolate dalla Direzione della Casa di Reclusione

 

chiesa di gorgona

porticciolo isola di gorgona

marina di gorgona

isola della gorgona

Sull'Isola di Gorgona non è possibile portare attrezzatura fotografica e per questo non sono molte le fotografie che si trovano in rete, ringraziamo www.gorgonaisola.it per averci messo a disposizione  il suo fornitissimo archivio digitale su questa stupenda e poco conosciuta isola.

 

 

Isola di Pianosa

Un passato legato al carcere e un futuro dedicato all'ambiente e alla biodiversità

isola di pianosa

L'isola di Pianosa si trova a poco più di una decina di chilometri di distanza dalle coste dell'Isola d'Elba, dalla quale è collegata tutto l'anno una volta alla settimana tramite le corse dei traghetti Toremar con partenza dal porto di Rio Marina e durante il periodo estivo con partenze giornaliere dal porto di Marina di Campo.

Pianosa è un'isola di forma triangolare con la caratteristica di essere totalmente piatta, l'altezza massima è di 29 metri s.l.m.

Le escursioni organizzate dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano vi faranno scoprire un'isola senza tempo, vecchi edifici, caratteristici muri a secco, il porticciolo e le splendide acque di Pianosa vi rimarranno impresse per molto tempo anche dopo il vostro rientro a casa.

L'isola è stata abitata sin dall'antichità, in epoca romana, veniva chiamata Planasia per la sua forma pianeggiante, nel 6 - 7 d.c. vi venne deportato Agrippa Postumo, (nipote del primo imperatore romano Ottaviano Augusto ) che venne giustiziato sull'isola di Pianosa il 14 d.c., dando il nome alla villa romana parzialmente conservata conosciuta appunto come Villa di Agrippa o Bagni di Agrippa, sull'isola sono ben riconoscibili i resti della villa e delle catacombe romane disposte su due livelli.

pianosaLe catacombe di Pianosa

A Pianosa è presente il complesso di catacombe più grande tra quelli a nord di Roma, vi si può accedere da una piccola galleria vicino al porto ed è composto dalle sepolture delle comunità cristiane che si insediarono sull'isola probabilmente per sfuggire alle persecuzioni dei romani.

Un intreccio di gallerie ospitano ai lati le varie tombe, disposte su tre livelli. Le salme, per risparmiare spazio erano riposte in posizione fetale, solo i personaggi più illustri avevano il privilegio di poter occupare i due posti più in alto.

Le catacombe di Pianosa sono sono state recentemente restaurate e sono costituite da 110 metri di gallerie visitabili che contengono 700 sepolture.

 

Pianosa e le rotte commerciali

L'isola di Pianosa era inserita già nel passato nelle varie rotte commerciali che attraversavano il mar tirreno, la sovrintendenza archeologica di Pisa ha scoperto e sta studiando ben due giacimenti subacquei, Pianosa 1 e Pianosa 2: il primo, più esteso si trova davanti allo scoglio della "Scola" a oltre 30 metri di profondità, è composto da oltre 100 anfore di produzione ispanica e affricana, il secondo Pianosa 2,di dimensioni più piccole si trova tra il Porto Romano e lo scoglio della Scarpa ed è stato scoperto per caso da subacquei sportivi.

 

Pianosa, l'Isola Carcere

Dal 1856 sull'Isola di Pianosa venne istituita una colonia penale agricola, dove venivano deportati i detenuti con il compito di occuparsi della coltivazione dei campi.

Durante l'epoca fascista il carcere continuò la sua attività e "ospitò" tra gli altri il futuro presidente della Repubblica Sandro Pertini, detenuto per motivi politici dal 1931 al 1935.

Nel 1977 il carcere dell'Isola di Pianosa venne trasformato in penitenziario di massima sicurezza e i pochi cittadini residenti vennero trasferiti.

Nel carcere di massima sicurezza furono inviati prima esponenti di associazioni terroristiche, in seguito l'isola venne utilizzata come prigione per gli esponenti mafiosi più pericolosi.

Il clima di isolamento e la durezza del carcere di quel periodo la fecero paragonare all'altra famosa isola carcere americana Alcatraz, e tra i detenuti veniva anche denominata come Isola del Diavolo.

cala giovanna PianosaDopo il carcere, turismo e ambiente

Le attività carcerarie sono terminate nel 2011, da quell'anno è terminato anche il divieto di sbarco che da una parte ne aveva precluso lo sviluppo turistico ma dall'altra aveva salvaguardato in maniera importante la biodiversità dell'isola mantenendo inalterato l'ambiente

Nel periodo estivo sull'isola possono arrivare fino ad un massimo di 330 visitatori che partendo dal porto di Marina di Campo in circa 45 minuti raggiungono il piccolo porticciolo di Pianosa.

Un piccolo albergo con solo 10 camere è disponibile per chi sceglie l'Isola di Pianosa per più giorni.

L'isola di Pianosa fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano e su tutto il suo territorio e le coste sono vietate la pesca, l'ancoraggio, l'accesso e l'immersione ai non autorizzati.

Da qualche anno è stato istallato un radar tecnologicamente avanzato che permette la salvaguardia di tutta l'area circostante l'isola monitorando le sue acque fino alla corsica e identificando anche i piccoli natanti che sconfinano per pescare o fare qualsiasi altra attività non autorizzata.

 

La casa del Parco a Pianosa

Per tutta l'estate sull'isola di Pianosa è aperta la Casa del Parco, un ufficio informazioni per ricevere informazioni sulle escursioni, materiale cartaceo, brochure informative e pubblicitarie, visionare le mostre naturalistiche e acquistare gadget.

L'ufficio è aperto la mattina dalle 10:00 alle 13:00 e il pomeriggio dalle 14:00 alle 17:00.

La casa del parco è il punto di partenza delle escursioni con le guide ambientali dell'arcipelago toscano che vi porteranno alla scoperta della parte naturale dell'Isola mentre l'accesso al centro abitato, alla spiaggia Cala Giovanna e alla Villa romana sono liberi.

 

Cosa fare a Pianosa

pianosa porto romanoPianosa è un'isola incontaminata, adatta agli amanti della natura, ecco una breve guida alle attività che potrete fare da soli:

  • Fare il bagno a Cala Giovanna, l'unica spiaggia dell'isola dove è consentito fare il bagno
  • Visitare il centro del paese, i resti delle insegne dei negozi, le vecchie poste ecc.
  • Scoprire la villa romana
  • Esplorare le catacombe di Pianosa

Sull'Isola sono state posizionate 5 boe dove solo alcuni diving dell'Isola d'Elba autorizzati dal parco possono accompagnarvi ad esplorare le acque ricche di flora e di fauna.

Le escursioni che potete fare a Pianosa grazie alle guide ambientali del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano:

  • Visita del paese di Pianosa, una passeggiata, tra le decadenti strutture del vecchio centro abitato di Pianosa per conoscere la sua storia, la vita e le abitudini delle comunità che qui hanno vissuto.
  • Archeo-natura trek, trekking dalla Casa del Parco alla scoperta di: Torre dell’orologio, Sembolello, Caccia Reale, Poggio Belvedere, Cala San Giovanni. Percorso nel tratto centrale dell’isola alla scoperta delle recenti aree di scavo che hanno messo in luce importanti testimonianze archeologiche.
    Si arriva al Belvedere, il punto più alto dell'isola, dal quale si può ammirare il paesaggio circostante. Si raggiungono i resti del Bagno di Agrippa sul litorale di Cala San Giovanni.

  • Paleo-natura trek, Percorso dalla Casa del Parco alla scoperta di: Torre dell’orologio, Pollaio (Orti di Pianosa),Cala di Biagio (Grotta dei Cervi), Cala Giovanna (Cava moderna e romana). Dopo aver percorso il primo tratto in direzione del Pollaio, oggi utilizzato per la particolare produzione agricola degli Orti di Pianosa, raggiungiamo la costa meridionale e si prosegue inoltrandosi nella pineta. Visita alla Grotta di Cala di Biagio dove nell'800 sono stati recuperati numerosi utensili litici preistorici e, grazie ad uno scavo recente, sono venuti alla luce cospicui giacimenti di ossa di cervidi e bovidi a testimonianza di un pregresso collegamento con la terraferma. Prima di tornare in paese visita alle cave di calcareniti che hanno fornito il materiale da costruzione utilizzato sull’isola.
  • Snorkeling a cala dei turchi Con pinne, maschera e boccaglio per osservare la flora e la fauna marina lungo un tratto di costa appositamente destinato dal Parco a questa attività. Ideato per piccoli gruppi di visitatori che potranno ammirare un ambiente marino integro e la bellezza di una natura che solo un'area protetta può garantire.

  • Mountain bike Attraversando strade e sentieri pianeggianti si raggiunge la diramazione del Marchese, all'estremo nord dell'isola, per un affaccio sulla splendida baia del Porto Romano; si prosegue lungo le falesie della costa occidentale e la colonia penale.
  • Kayak  Un'escursione per piccoli gruppi alla scoperta della costa orientale di Pianosa, partendo dalla spiaggia di Cala Giovanna. Un'occasione straordinaria per navigare con la canoa nelle acque dell’area marina protetta avvicinandosi alle spettacolari coste e alle suggestive scogliere dell’isola.

 

Cosa NON fare a Pianosa

spiaggia di PianosaL'isola di Pianosa è una riserva tutelata dal parco, quindi ci sono varie attività proibite per salvaguardarne l'ambiente terrestre e marino:

Le zone di tutela sono il 100% della zona terrestre di Pianosa compresa gli isolotti di La Scarpa e La Scola e il 100% delle acquee fino ad 1 miglio dalla costa ad esclusione di alcuni punti di immersione riservati ad alcuni diving autorizzati.

È vietato in tutta la zona marittima di Pianosa:

  • È vietata la pesca
  • È vietato l'ormeggio
  • È vietato accesso e la navigazione ai non autorizzati
  • È vietato l'immersione

Come arrivare sull'Isola di Pianosa:

L'isola di Pianosa è collegata tutto l’anno con l’isola d'Elba con il traghetto  Toremar che parte da Piombino alle 8:20 fa un breve scalo a Rio Marina alle 9:20 riparte e arriva a Pianosa alle 11:15. Da Pianosa riparte alle 14:10 con arrivo a Rio Marina alle 16:15 e ripartenza per Piombino alle 16:25 con arrivo alle 17:15.

Durante i mesi estivi è collegata tutti i giorni con il porto di Marina di Campo, da Piombino circa 2 volte a settimana e anche da San Vincenzo.

 

 

Live dalla webcam di Pianosa

live webcam Pianosa

 

La mappa dell'Isola di Pianosa

Isola del Giglio

isola del Giglio

L'Isola del Giglio è la seconda isola per estensione tra quelle dell'Arcipelago toscano, si trova di fronte al promontorio dell'Argentario a cui è collegata tramite i traghetti che partono da Porto Santo Stefano.

Il Giglio ha una estensione di poco superiore ai 21 kmq, amministrativamente è compresa nel comune dell'Isola del Giglio di cui fa parte anche la piccola isola di Giannutri ed è composta da 1426 abitanti suddivisi nei tre paesi principali dell'isola. Il patrono è San Rocco che si festeggia il 16 Agosto con eventi musicali e di intrattenimento e per finire uno spettacolo pirotecnico a Giglio Campese.

Le spiagge dell'Isola del Giglio

Le spiagge dell'Isola del Giglio più importanti sono quattro:

giglio islandLa più grande per dimensione è la spiaggia del Campese, posta nella costa ovest dell'isola, è la più ampia e turisticamente sviluppata, completa di tutti i servizi e confort. Il fondale è composto da sabbia rosso scura.

Di dimensioni leggermente inferiori la spiaggia delle Cannelle si trova nella costa est dell'Isola, è posta a sud di Giglio Porto a cui è collegata tramite un sentiero panoramico. Il fondale della spiaggia delle Cannelle è composto da sabbia chiara e fine e degrada molto dolcemente rendendo la spiaggia ideale per le famiglie con bambini.

La spiaggia dell'Arenella si trova sempre nel versante orientale ma più a nord delle altre spiagge. La spiaggia si raggiunge in auto o in autobus, vi sconsigliamo di raggiungerla a piedi in quanto dista circa 50 minuti a piedi da Giglio Porto.

Il fondale dell'Arenella è composto da sabbia chiara e dorata che degrada dolcemente renderndola adatta anche ai più piccoli, i massi granitici sulla sinistra sono l'ideale per gli amanti dello snorkeling.

La piccola spiaggia delle Caldane si trova più a sud della spiaggia delle Cannelle sempre nella costa orientale, si può raggiungere in barco o tramite un sentiero in circa 20 minuti. Il fondale della spiaggia delle Caldane è composto da sabbia dorata e l'acqua è molto limpida. La spiaggia in parte è libera e in parte è attrezzata con un noleggio di ombrelloni e lettini prendisole. La spiaggia delle Caldane è la caletta più piccola e selvaggia di tutta l'isola.

Oltre alle spiagge principali su tutta l'isola sono presenti varie calette e scogli raggiungibili solo via mare, vi consigliamo quindi di noleggiare una barca per godervi al meglio le coste dell'Isola del Giglio e rilassarvi all'interno di una caletta nascosta e poco frequentata.

Giglio Porto

Giglio Porto

Giglio Porto è il paese principale dell'Isola, si trova sulla costa est dell'Isola ed è l'unico scalo dei traghetti in arrivo da Porto Santo Stefano, è il punto di partenza per partire alla scoperta del resto dell'Isola.

A Giglio Porto è possibile visitare la Torre del Saraceno, una torre di guardia molto ben conservata. Il resto della piccola frazione è composto da tante casette colorate e nei d'intorni del porto sono presenti alcune vie di negozietti per lo shopping.

Giglio Castello

giglio castelloLa frazione di Giglio Castello si trova nel punto più palto e panoramico dell'Isola, è costituito da un antico borgo medievale del XII secolo circondato da possenti mura, le vie interne sono strette e irregolari, è il centro abitato dell'isola, dove i piccoli negozi rimangono aperti anche in inverno, è inoltre presente il municipio, la farmacia e la posta.

Dal Giglio Castello è possibile ammirare tutto il resto dell'Isola e nelle giornate più limpide si intravedono le altre isole dell'arcipelago, la vicina Montecristo, l'Isola d'Elba, Pianosa e la Corsica.

Dalla cima dell'isola partono i vari sentieri per scoprire tutta l'isola e per raggiungere anche a piedi le altre località.

 

 

Giglio Campese

Giglio CampeseÈ il centro turistico dell'Isola, si sviluppa all'interno della baia posteriormente alla spiaggia del Campese che è l'arenile più esteso di tutta l'isola.

La piccola frazione del Giglio Campese ha una vocazione prettamente turistica, alle spalle della lunga spiaggia si potranno trovare alloggi, negozi, bar ma anche noleggi di ombrelloni sdraio e lettini.

Da segnalare a Giglio Campese la grande Torre Medicea che sovrasta tutta la baia, costruita nel XVIII secolo per impedire i saccheggiamenti del prezioso corallo rosso che si trovava nella baia e in seguito fu utilissima per evitare i saccheggi dei pirati.

La spiaggia del Campese è la spiaggia più ampia e famosa dell'Isola, è composta da un fondale di sabbia rosso scuro e l'acqua degrada velocemente a circa 1 metro e mezzo di profondità. Vicino alla spiaggia i vari bar e negozi nel periodo estivo propongono eventi musicali fino a tarda sera.

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Il naufragio della Costa Concordia sulle coste dell'Isola del Giglio

naufragio costa concordiaL'Isola del Giglio è famosa anche per il naufragio della nave da Crociera, la Costa Concordia, avvenuto il 13 Gennaio 2012.

La nave da crociera era partita poco prima dal porto di Civitavecchia per arrivare a Savona ma purtroppo è naufragata davanti alle coste delll'Isola del Giglio a causa di un grosso squarcio nello scafo provocato dall'impatto con una secca.

L'incidente ha causato la morte di 32 persone e 193 feriti e il suo comandante Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di carcere.

L'isola del Giglio in quella occasione è stato insignito del Gonfalone d'Argento della Regione Toscana, della Medaglia d'oro al Merito Civile, e della Attestazione di Pubblica benemerenza del dipartimento della protezione civile, per la partecipazione ai soccorsi durante il naufragio.

 

La webcam dell'Isola del Giglio

webcam isola del Giglio

 

La mappa dell'Isola del Giglio

 

isola del giglio

spiagge isola del Giglio

 

L'Arcipelago Toscano

Sette isole comprese nel Parco Nazionale dell'arcipelago Toscano

L'arcipelago toscano è formato da sette isole più grandi e principali più altre tre non abitate:

 

Isola d'Elba

L'isola più estesa tra le isola dell'Arcipelago Toscano con 224 kmq di superficie, divisa in sette comuni, Portoferraio, Porto Azzurro, Capoliveri, Marciana Marina, Marciana, Campo nell'Elba e il nuovo comune di Rio, formato dalla fusione dei comuni di Rio Marina e Rio nell'Elba

Isola del Giglio

Isola del Giglio

 

Abitata fin dal 1000 A.C., importante base nel centro del tirreno per le varie popolazioni che si sono avvicendate, dagli etruschi ai Romani passando per i pisani e i medici.

L'isola del Giglio è la seconda isola per estensione dell'Arcipela Toscano, amministrativamente comprende anche l'isola di Giannutri.

La popolazione dell'isola del Giglio è stata insignita della medaglia d'oro al merito civile per l'impegno, la solidarietà e la generosità in occasione del naufragio della Costa Concordia avvenuto nella notte del 13 Gennaio 2012.

L'Isola del Giglio è diviso in tre frazioni, Giglio Porto, Giglio Castello e Giglio Campese.

Le spiagge principali dell'Isola sono quattro, la più grande e attrezzata è la spiaggia di Giglio Campese, ed a seguire troviamo le spiagge di Cannelle, Arenella e Caldane, inoltre tra le coste dell'Isola è possibile visitare piccole calette dove fare il bagno in tranquillità.

Il Giglio è la meta ideale di snorkeler e diver che potranno esplorare gli splendidi fondali intorno alle coste dell'Isola, inoltre consigliamo di esplorarla con una barca a vela o un semplice gommone, non ve ne pentirete.

Maggiori informazioni sull'Isola del Giglio -->

Isola di Capraia

isola di capraiaLa terza isola dell'Arcipelago Toscano, posizionata a nord dell'Isola d'Elba, isola di origine vulcanica.
L'Isola di Capraia viene abitata per la prima volta alla fine del terzo millennio a.c., nel corso dei secoli ha subito il dominio di molti popoli, greci, etruschi e romani tra i più importanti. Dal 1989 fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ed ad oggi con i suoi 410 abitanti è il comune costiero meno popolato d'italia.
L'isola è composta da un tratto costiero tipicamente alto e roccioso, senza spiagge sabbiose ed un piccolo laghetto denominato "stagnone" nella zona centrale, la cima più alta è Monte Castello a circa 450 metri s.l.m.

Isola di Montecristo

Amministrata dal comune di Portoferraio dell'Isola d'Elba è una riserva integrale statale gestita dal Parco dell'Arcipelago Toscano e dal Corpo forestale, l'isola è prevalentemente montuosa e composta da Granito con cristalli di Ortoclasio.

isola di MontecristoL'altitudine della vetta più alta, denominata Monte della Fortezza si trova a 645 m s.l.m., l'unico approdo costiero è costituito da Cala Maestra, piccolo porticciolo sul versante occidentale dell'Isola.

Ad oggi vivono stabilmente sull'Isola di Montecristo una coppia di Guardiani e due agenti della forestale con il compito di vigilanza e accoglienza degli studiosi provenienti da tutto il mondo per studiare la particolare flora e fauna originaria dell'Isola.

L'Isola di Montecristo è stata istituita riserva integrale dello stato nel 1971 con decreto ministeriale per tutelarne l'enorme patrimonio naturale, non è possibile effettuare pernottamenti al suo interno, ed è severamente vietata la pesca, la navigazione e la balneazione entro 1 km dalla costa.

I visitatori, contingentati a 1000 persone l'anno, dando precedenza a ricercatori, studiosi e scolaresche, devono far domanda ed essere autorizzati dal Corpo Forestale di Follonica.

Gli animali più importanti dell'Isola di Montecristo sono la capra selvatica, unica razza selvatica italiana ed a rischio di estinzione con solo 250 esemplari e la Berta Minore, un raro uccello marino che nidifica quasi esclusivamente sull'Isola, allo scopo di salvaguardare le specie animali e vegetali la comunità europea nel 2012 ha finanziato un progetto con lo scopo dell'eradicazione del Ratto Nero accusato della predazione di uova e pulcini degli uccelli migratori, che sembra aver avuto esito positivo ed ha permesso una moltiplicazione delle uova e dei piccoli di Berta Minore.

Visita la pagina sull'Isola di Montecristo per maggiori informazioni.

Isola di Pianosa

pianosa

L'Isola di Pianosa è famosa per essere stata un carcere di massima sicurezza fino al 2009. Dal 2011 per fortuna il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ha iniziato a tutelare il grandissimo valore ambientale dell'Isola.

Nel periodo estivo l'Isola di Pianosa è collegata giornalmente con l'Isola d'Elba e i suoi visitatori potranno effettuare moltissime attività a contatto con la sua natura incontaminata.

Sull'Isola è possibile fare il bagno a Cala Giovanna, una lunga spiaggia aperta a tutti dove poter far snorkeling circondati dai tantissimi e coloratissimi pesci. Inoltre per gli amanti del trekking vari percorsi permettono di esplorare l'isola sia a piedi che in bicicletta.

Per maggiori informazioni sull'Isola di Pianosa potete visitare la pagina dedicata.

Isola di Gorgona

isola di GorgonaL'isola di Gorgona è l'isola più piccola e più settentrionale di tutto l'arcipelago Toscano.

Gorgona si trova a 37 km dalle coste Livornesi, 40 km da quelle di Capraia e a 60 km dalla Corsica, ed è l'unica isola carcere ancora attiva in italia.

Dal 2016 grazie ad un accordo tra la direzione del carcere, il parco nazionale dell'arcipelago Toscano e il comune di Livorno sono stati rivisti gli accessi turistici all'Isola fino a un massimo di 75 persone suddivise in 3 gruppi per quatto giorni alla settimana.

L'isola di Gorgona ha un solo porticciolo di accesso posteriormente al quale si estende un piccolo paese destinato ai pochi abitanti che la frequentano nei vari periodi dell'anno.

Il territorio dell'Isola è prettamente montuoso con il rilievo maggiore posto a 225 metri s.l.m.

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Isola di GiannutriIsola di Giannutri

L'isola di Giannutri è la più piccola tra le sette isole che compongono l'Arcipelago Toscano.

Giannutri è l'isola più a sud dell'arcipelago ed amministrativamente fa parte del comune del Giglio dalla quale dista circa 10 km.

L'isola è abitata da 13 residenti che la frequentano tutto l'anno mentre nella stagione primaverile ed estiva viene visitata da moltissimi turisti sia per la sua natura incontaminata che per le splendide immersioni nei suo mari integri e ricchi di flora e fauna.

L'isola è sotto tutela del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano che ne gestisce le escursioni, proibendo agli ospiti non accompagnati dalle guide ambientali di non effettuare trekking sull'isola ad eccezione del sentiero che collega i due attracchi principali.

 

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Le tre isole più piccole sono:

Isola di Palmaiola

Isola di Cerboli

Formiche di Grosseto

 

 

 

Isola di Capraia

 L'Isola selvaggia e incontaminata dell'Arcipelago Toscano

isola di capraia

L'isola di Capraia si trova tra la Corsica e la costa Toscana, è abitata solo da 400 residenti ed è l'isola ideale dove passare qualche giorno di vacanza senza pensieri.

Capraia è la terza isola dell'arcipelago Toscano per estensione dopo l'Isola d'Elba e l'isola del Giglio, ha un'origine vulcanica ed è completamente ricoperta da una verdissima vegetazione, la parte turistica è composta da un solo paese vicino all'unico porto di attracco.

L'Isola di Capraia è lunga circa 8 km e larga 4, si estende per una superficie di circa 19 kmq ed un perimetro costiero di poco superiore ai 30 km.

Le coste dell'Isola di Capraia sono alte e rocciose, non sono presenti spiagge, da segnalare un piccolo laghetto lacustre, lo "Stagnone della Capraia" che si è formato ad est sui monti dell'entroterra, viene alimentato dalle piogge ed è molto frequentato dagli uccelli migratori permettendo agli appassionati di poter svolgere bird-whatching e ricerca scientifica.

L'economia di Capraia si base sul turismo con un occhio di riguardo per l'ambiente, il paese ha pochi posti destinati alla recettività e la stagione inizia con i trekking a primavera con il walking Festival, il festival del camminare organizzato dal parco nazionale dell'Arcipelago Toscano e termina con la tradizionale Sagra del Totano di Capraia nei primi giorni di Novembre.

capraiaArrivare a Capraia

Il porto per arrivare a Capraia è uno soltanto e si trova a circa un chilometro di distanza dal paese vero e proprio.

Il porto di Capraia si trova in una piccola insenatura a nord est, è collegato con il porto di Livorno tutti i giorni con un traghetto Toremar, la durata della traversata è di circa 2 ore e 45 minuti.

Durante il periodo estivo l'Isola di Capraia è collegata anche con l'Isola d'Elba e il porto di San Vincenzo.

A Capraia si può arrivare anche in aereo sfruttando il grande aeroporto di Pisa che è collegato al porto di livorno da circa 20 minuti di auto.

All'Interno dell'isola non occorre portare l'auto, gli spostamenti avvengono a piedi, in bus e soprattutto in bicicletta.

 

Le spiagge dell'Isola di Capraia

cala rossa isola di capraiaCala Rossa:

È la cala più famosa dell'Isola, è posta a sud ed è formata da pareti rocciose rosse che compongono i resti del cratere del vulcano che ha formato l'ultima parte dell'Isola di Capraia 4,5 milioni di anni fa.

Il rosso delle pareti contrasta con i massi chiari del fondale marino un tempo il condotto della lava, una delle cale più caratteristiche dell'arcipelago toscano, unica del suo genere.

 

Cala della Mortola:

si trova sulla costa nord, ed è composta da ciottoli e in base al vento possono formarsi delle piccole zone sabbiose, l'unica vera spiaggia sabbiosa dell'Isola. Il fondale è composto da sabbia.

Si raggiunge solo via mare ed è una tappa fondamentale se si decide di andare a Capraia.

Cala del Ceppo:

Formata da un fondale di sabbia, è ideale per gli amanti dello snorkeling. Si può raggiugnere anche a piedi dal paese in circa 1 ora e 40 minuti. All'ingresso sulla punta di Civitata sono presenti degli scogli.

 

Cala dello Zurletto:

Acqua limpida e ricca di pesci si trova vicino al paese e si raggiunge a piedi in circa 20 minuti.

 

Cala del Moreto:

A sud, si può raggiungere solo via mare con una imbarcazione, il fondale è composto da grossi ciottoli lisci e acqua cristallina. Dal sentiero che porta alla punta dello Zenorbito si gode una splendida vista dall'alto sui suoi fondali.

 

Grotte di Capraia:

Molte grotte sono esplorabili a Capraia, sia a nuoto che con piccole imbarcazioni e gommoni. Nelle grotte settentrionali un tempo viveva la foca monaca di Capraia

 

isola di capraia

Cosa fare a Capraia

L'isola come abbiamo già detto non è destinata ad un turismo di massa, i turisti nel mese di agosto raggiungono le circa 2500 presenze suddivise tra le abitazioni che si trovano vicino al porto turistico e le abitazioni del paese vero e proprio vicino al Forte San Giorgio.

L'isola di Capraia ha le coste molto alte e spesso non raggiungibili via terra, quindi è consigliato l'uso di una imbarcazione per scoprire le calette nascoste dislocate nel perimetro dell'Isola, molto frequentata dai subacquei e gli amanti dello snorkeling.

Grazie ai taxi boat è possibile vicitare le poche calette o fare il giro dell'Isola.

La pesca non sempre è possibile, dovrete informarvi direttamente sul posto per sapere dove è possibile praticarla.

Oltre alle attività balneari l'Isola è scelta anche per i suoi trekking in mezzo alla vegetazione, la rete sentieristica infatti, permette di esplorare tutto l'interno dell'Isola.

Se visitate Capraia non potrete non fare una visita al vecchio carcere, attivo fino al 1986 e ad oggi completamente esplorabile.

 

capraia cala della Mortola

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capraia cala rossa

Isola di Montecristo

Riserva Integrale Naturale del Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Amministrata dal comune di Portoferraio dell'Isola d'Elba è una riserva integrale statale gestita dal Parco dell'Arcipelago Toscano e dal Corpo forestale, l'isola è prevalentemente montuosa e composta da Granito con cristalli di Ortoclasio. L'altitudine della vetta più alta, denominata Monte della Fortezza si trova a 645 m s.l.m., l'unico approdo costiero è costituito da Cala Maestra, piccolo porticciolo sul versante occidentale dell'Isola.

isola di MontecristoIn Antichità l'Isola veniva chiamata Oglasa a causa del color ocra del granito visibile anche in lontananza, nel medioevo viene utilizzata come base da un gruppo di monaci e probabilmente per questo motivo viene chiamata prima Isola di San Mamiliano in onore al Monaco eremita che visse sull'Isola e poi Monte di Cristo, e infine in seguito Isola di Montecristo.

Ad oggi vivono stabilmente sull'Isola di Montecristo una coppia di Guardiani e due agenti della forestale con il compito di vigilanza e accoglienza degli studiosi provenienti da tutto il mondo per studiare la particolare flora e fauna originaria dell'Isola.

L'Isola di Montecristo è stata istituita riserva integrale dello stato nel 1971 con decreto ministeriale per tutelarne l'enorme patrimonio naturale, non è possibile effettuare pernottamenti al suo interno, ed è severamente vietata la pesca, la navigazione e la balneazione entro 1 km dalla costa.

I visitatori, contingentati a 1000 persone l'anno, dando precedenza a ricercatori, studiosi e scolaresche, devono far domanda ed essere autorizzati dal Corpo Forestale di Follonica.

L'Isola di Montecristo si trova a 63 km dalla costa, questa distanza oltre ad aver svantaggiato il suo popolamento ha favorito la conservazione della flora e della fauna originari. Gli animali più importanti dell'Isola di Montecristo sono la capra selvatica, unica razza selvatica italiana ed a rischio di estinzione con solo 250 esemplari e la Berta Minore, un raro uccello marino che nidifica quasi esclusivamente sull'Isola, allo scopo di salvaguardare le specie animali e vegetali la comunità europea nel 2012 ha finanziato un progetto con lo scopo dell'eradicazione del Ratto Nero accusato della predazione di uova e pulcini degli uccelli migratori, che sembra aver avuto esito positivo ed ha permesso una moltiplicazione delle uova e dei piccoli di Berta Minore. Importante è anche la presenza della Vipera Meridionale e il Discoglosso Sardo.

 

Guarda il video dell'Isola di Montecristo dal nostro canale youtube.


 

Guarda il tour a 360 Gradi effettuato da noi in collaborazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano

 

La mappa dell'Isola di Montecristo

I Paesi dell'Isola d'Elba

 

Capoliveri

Capoliveri

Marina di Campo

Marina di Campo

porto azzurro

Porto Azzurro

portoferraio

Portoferraio

Rio Marina

Rio Marina

rio nell'elba

Rio Nell'Elba

marciana marina

Marciana Marina

marciana

Marciana