Rio Marina
La costa che brilla dell'Isola d'Elba
Rio Marina è un piccolo, tipico borgo di pescatori e minatori, situato nella parte orientale dell’isola d’Elba. Indipendente dal 1881, nel 2017 il paese si è fuso con la vicina Rio nell’Elba e ha dato vita dal 1° gennaio 2018 al comune di Rio, che conta, ad oggi, poco più di tremila abitanti, che raddoppiano nella bella stagione con l’arrivo dei turisti.
Nota sin dai tempi degli Etruschi per le sue risorse minerarie, Rio Marina è stata il centro di estrazione e lavorazione più antico dell’Elba, attivo fino all’inizio degli anni Ottanta e molto importante sia a livello nazionale ed europeo, sia a livello locale, per l’economia dell’isola. Le testimonianze e i ricordi del passato minerario di Rio Marina sono ancora vivi nella memoria collettiva dei suoi abitanti, molti dei quali ex-minatori, e sono parte integrante della storia del paese, una storia ancora visibile nel colore delle spiagge, nei vecchi pontili di caricamento del materiale sulle navi, nei resti delle vecchie fornaci, dei magazzini e delle strade ferrate su cui viaggiavano i carrelli carichi di ferro, ematite, pirite, limonite, elbaite e molti altri minerali.
Da visitare l’interessantissimo Museo dei Minerali dell’Elba e dell’Arte Mineraria, situato nel Palazzo del Burò, ex-sede degli uffici della direzione delle miniere, in pieno centro. Il Museo ospita un’importante e ricca collezione di minerali e pietre, oltre alla riproduzione fedele degli ambienti delle miniere: cantieri, officine, anche una galleria a grandezza naturale, assieme a materiali e strumenti originali dell’epoca. Il Museo conserva anche l’archivio storico delle miniere, con documenti, carte, foto e filmati sulle vecchie miniere di Rio e di Capoliveri, ed organizza all’interno del complesso del Parco minerario di Rio Marina escursioni, visite guidate, incontri didattici e un interessante tour a bordo di un caratteristico trenino, che attraversa quelli che un tempo furono i principali cantieri delle ex-miniere.
Oggi, la zona di Rio Marina si è riconvertita alle attività di accoglienza turistica, diventando una delle mete privilegiate dal turismo “slow”, da chi sceglie la tranquillità di un paese piccolo ma particolare, pronto ad offrire tutta l’autenticità e la semplicità dei suoi sapori, dei suoi costumi e delle sue tradizioni orgogliosamente elbane. La bellezza di Rio Marina sta nei suoi vicoli, nel tramonto gustato dal suo molo, nelle osterie storiche che si affacciano sul mare e sulla piazza.
Il calendario degli eventi che vivacizzano Rio Marina è molto ampio e variegato: si inizia il 6 gennaio con il tradizionale e amatissimo Palio degli Asini, che si svolge durante tutto l’arco della giornata dell’Epifania tra giochi e dolcezze che conquistano grandi e piccini. A maggio, si svolge l’attesa Festa del Mare e della Marineria Riese, che anima il centro con mostre a tema, stand gastronomici e musica dal vivo. La stagione estiva è la vera protagonista di Rio e veste ogni sera il paese a festa: strade e vicoletti si riempiono di gente a passeggio, intenta ad apprezzare i prodotti d’artigianato del caratteristico mercatino serale o ad ascoltare la musica live nei locali aperti fino a tarda notte. Molti sono gli eventi e le iniziative, tra cui la ben nota Festa della Birra e le celebrazioni in onore di San Rocco, patrono del paese insieme a Santa Barbara, festeggiato la sera del 16 d’agosto con esibizioni, concerti e con un magico spettacolo pirotecnico, che illumina la notte riese e i volti di chi li ammira. Attesissimi sono anche il Miniera in Trail, che riunisce sportivi ed appassionati per una divertente gara di trail nel meraviglioso contesto delle miniere, e, per i più golosi, la dicembrina Sagra del Cinghiale, una grande festa paesana dove assaporare i gusti della tradizione culinaria toscana ed elbana.
Molto amata e frequentata dai turisti in estate è la frazione di Cavo, la località più nota di questo versante dell’isola d’Elba. Il piccolo porto di Cavo è lo scalo più vicino per i collegamenti marittimi con il continente: ben servito dal mezzo veloce tutto l’anno e supportato dal traghetto durante la stagione estiva, il porticciolo è attrezzato anche per le imbarcazioni da diporto. Nel 1849, vi fece una breve sosta anche Giuseppe Garibaldi, prima di riprendere il suo viaggio verso un’altra isola, quella di Caprera. Cavo ospita, inoltre, molti luoghi d’interesse, in particolar modo naturalistico e architettonico, come le ville e la cappella cimiteriale della famiglia Tonietti, in stile neogotico e Coppedè.
Le spiagge dai mille colori della costa di Rio Marina
La zona di Rio Marina presenta una serie di spiagge non molto grandi e, per questo, particolarmente apprezzate per la loro tranquillità, oltre che per la loro bellezza e per i caratteristici colori dovuti alla vicinanza con le miniere. Dalle spiagge di Rio Marina è possibile godere della vista sugli isolotti di Palmaiola e di Cerboli, e nelle giornate più terse, data la sua maggiore vicinanza con la terraferma, si riesce a scorgere anche un tratto della costa piombinese. Durante la stagione balneare, le spiagge e le località della costa riese sono collegate dal servizio di bus gratuito Marebus, con partenza da Ortano.
In pieno paese si trovano tre piccole calette: una, interna alla zona portuale e, per questo, vietata alla balneazione, è occupata dalle barche dei pescatori tirate in secca, ma le altre due, quella del Sasso e quella della Torre, sono molto frequentate, nonostante siano poco più che dei fazzoletti di sabbia scura e luccicante di ematite mista a ciottoli. La spiaggetta del Sasso, che prende il nome dal più vecchio dei rioni di Rio Marina, si trova a ridosso del molo che chiude il porto, mentre quella della Torre è situata proprio ai piedi della Torre degli Appiani.
Ad appena un chilometro di distanza dal centro di Rio, troviamo la spiaggia del Portello. Racchiusa tra un’alta scogliera e il vecchio ponte di caricamento merci della sovrastante ex-miniera di Vigneria, l’ambiente è caratterizzato dalle tipiche sfumature rossastre del ferro e dal verdeggiare della vegetazione che la circonda. La spiaggia non è attrezzata ma è comunque apprezzata dai turisti per le sue acque chiare, particolarmente limpide nelle giornate di maestrale e di ponente.
Ortano è una delle spiagge più rinomate di questo versante. Formata da piccoli sassolini e sabbia fine, è costeggiata da verdeggianti scogliere e da un isolotto raggiungibile sia a nuoto o in pedalò, sia a piedi, passando per gli scogli e le piccole calette che si sviluppano a destra della spiaggia principale. Anche a Ortano sono presenti alcune tracce della passata attività di estrazione, tra cui il pontile usato per caricare i minerali sulle navi e la strada ferrata usata per trasportare i carrelli. Con la chiusura delle miniere, la zona alle spalle della spiaggia si è trasformata in una località turistica molto apprezzata dai turisti ma mai troppo affollata, neanche in alta stagione, cosa che la rende ideale per chi sceglie di trascorrere una vacanza di tutto riposo.
Vicino Ortano, lungo il sentiero panoramico del Porticciolo, ribattezzato romanticamente il “sentiero dell’amore”, troviamo tre piccole calette immerse in una rigogliosa e profumata macchia mediterranea che crea, insieme alle rocce selvagge e al mare trasparente, un’atmosfera particolarmente suggestiva. Porticciolo di Rio, Luisi d’Angelo e Marina di Gennaro, a soli 300 metri dalla spiaggetta della Torre, sono piuttosto appartate, prive di servizi e, per questo, per lo più frequentate dai turisti che alloggiano nella zona e dai diportisti, che vi giungono via mare.
L’Isola d’Elba racchiude innumerevoli tesori e uno di questi è la spiaggia di Topinetti, in direzione sud-est verso Cavo, piccola e intima cala ghiaiosa mista a sabbia dal fascino selvaggio e incontaminato. Incastonata tra la macchia mediterranea e le rocce, la baia di Topinetti è un vero caleidoscopio di colori, un contrasto tra il fondale scuro, le rocce biancastre, rossastre e ocra e l’arenile che il sole rende brillante e rovente per via della sua composizione mineraria. Parzialmente attrezzata e con un parcheggio gratuito nelle vicinanze, Topinetti è la meta ideale per gli amanti dello snorkeling e, nei giorni di scirocco, per gli appassionati di windsurf, ma è raccomandata anche per anziani, famiglie e per tutti coloro che desiderano godersi il mare cristallino dell’Elba in pieno relax.
Più a sud, troviamo la spiaggia di Ripa Bianca, così detta per le grosse pietre chiare che caratterizzano la riva e che risaltano sulla sabbia scura e scintillante di origine mineraria, creando un pittoresco gioco di colori con il rosso ferroso della prospiciente scogliera. Data la sua natura piuttosto selvaggia, la spiaggia è molto calma e silenziosa perché scarsamente frequentata, il che la rende particolarmente amata da coppie romantiche, pescatori e amanti dei minerali alla ricerca di pietre interessanti da osservare e collezionare.
Da Ripa Bianca, un percorso piuttosto scomodo tra gli scogli giunge alla spiaggia di Malpasso di Rio, fedele al suo nome per la difficoltà di accedervi via terra. Per questo è frequentata soprattutto dai diportisti, che trovano qui un’oasi di pace dove rilassarsi e fare diving o snorkeling. L’arenile di Malpasso è formato da lamelle di minerale di ferro, da microcristalli di ematite e da scorie di colata prodotte nel corso della lavorazione del ferro nelle vicine miniere e ormai diventati ciottoli: questa composizione crea effetti di colore caratteristici delle spiagge di questo versante, che vanno dal nero al rossastro e che si ritrovano anche nelle sfumature delle rocce ripide della scogliera alle sue spalle.
Anche la spiaggia di Vigneria ha origini minerarie: composta da ghiaia fine scura e da grossi sassi rossastri, il suo passato è richiamato dai resti ormai in rovina di un vecchio pontile di caricamento. Scarsamente frequentata è però facilmente accessibile: appena dopo aver lasciato il paese di Rio Marina in direzione di Cavo, basterà scendere qualche scalino di cemento per trovarsi direttamente in spiaggia. Simile per conformazione è Cala Lentisca (altro nome della spiaggia di Forno La Vecchia), cui si può accedere soltanto dal mare ed è per questo bazzicata solo da diportisti.
Tra le spiagge più suggestive di questo tratto di costa c’è senz’altro quella di Cala Seregola, chiamata anche Capo Pero, dall’omonimo promontorio: un piccolo angolo di paradiso dove si intrecciano natura, mare e storia dell’Elba. Oltre che da una tavolozza di colori che virano dal nero al rosso, dall’azzurro al biancastro, Cala Seregola è caratterizzata soprattutto dalla presenza dei resti delle vecchie miniere, come cartelli, magazzini e l’antico pontile di caricamento. Le pietre minerarie, un tempo estratte dalla miniera, riposano sul fondo del mare, luccicando da sotto la superficie trasparente dell’acqua e realizzando uno splendido gioco di luce dal fascino imperdibile. La spiaggia, piuttosto ampia ma non molto lunga, non è mai troppo affollata, neanche in alta stagione, nonostante sia attrezzata con snack-bar, noleggio sdraio e ombrelloni e sia fornita di un comodo parcheggio gratuito. Entrando sul lato sinistro, una sorta di “canyon” roccioso divide il lido in due piccole porzioni di spiaggia più riservate ed impervie, una zona ideale per chi preferisce prendere il sole lontano da sguardi indiscreti o pescare tranquillamente in questi fondali particolarmente ricchi di pesce.
Per chi è alla ricerca di un’ambiente riservato e incontaminato, ideale è la spiaggia del Direttore, una piccola caletta di sabbia scura, ricca di ematite e pirite, circondata dal verde dei lecci e caratterizzata da una costa frastagliata, che alterna scogliere più alte a scogliere più basse. Situata sotto la villa che un tempo fu dimora del direttore delle miniere, per raggiungerla bisogna camminare lungo un sentiero non proprio agevole e riaperto da poco, cui si accede dal parcheggio di Cala Seregola. Per questo la spiaggetta è frequentata più che altro da diportisti e da appassionati di birdwatching: nei pressi della vicina e altrettanto piccola spiaggia di Fiammingo, infatti, è possibile avvistare i marangoni dal ciuffo, simpatici parenti dei più noti cormorani.
Un’altra piccola perla è la spiaggetta di Mangani, incastonata in un golfo poco più a sud di Monte Grosso e raggiungibile praticamente solo via mare, anche se vi è un sentiero che parte dalla spiaggia di Nisportino, completamente esposto al sole e della durata di almeno un’ora e mezza, non proprio il massimo in tempi di canicola estiva. Mangani è spesso detta anche Cala dell’Inferno, in riferimento soprattutto alla selvaggia e inospitale insenatura che si sviluppa a nord della spiaggia principale, tanto scomoda quanto bella per via dei suoi scogli, dei suoi fondali colorati e delle sue acque trasparenti, che meritano senz’altro una visita armati di maschera e pinne.
Come non essere conquistati dal fascino spoglio e incontaminato della spiaggia della Rivercina! Una caletta di ciottoli multiformi e multicolore, a ridosso di un alto costone roccioso (le cosiddette “rocce rosse”), priva di accessi via terra ed esposta a tutti i venti, tranne che al Levante, oltre che al sole dall’alba al tramonto, senza possibilità di riparo (meglio non sostare sotto il costone di roccia per rischio caduta sassi). Rivercina è tra le spiagge più inospitali e, per questo, meno frequentate dell’isola d’Elba, ma anche una delle più affascinanti, con la sua vista sul monte Capanne e sui traghetti che attraversano il canale in direzione Rio e Portoferraio, creando “ondate” che si infrangono sulla riva.
Gli scogli di Cancherelli (o Cancheretti) possono essere considerati una sorta di caletta in tufo raggiungibile solo dal mare. Questo singolare tratto di costa presenta dei pozzetti simili a vasetti (“cancherelli” in dialetto), formati dall’erosione del mare, dove un tempo gli elbani raccoglievano il sale rimasto dall’evaporazione dell’acqua marina.
Capo d’Arco, vicino Reale, è una spiaggia di ghiaia levigata e scogli più o meno bassi di dimensioni piuttosto ridotte, riservata agli ospiti delle locali residenze e strutture turistiche, che ne autorizzano l’accesso via terra e mettono a disposizione dei villeggianti anche un servizio di noleggio sdraio e ombrelloni. La porzione di lido più ampia è quella sulla destra, denominata del Coccodrillo a causa di uno scoglio che sembra avere proprio le sembianze dell’animale, mentre proprio dietro la spiaggia si estende un’ombrosa pineta che dona una piacevole frescura. Suggestiva la piscina artificiale scavata negli scogli, dove i più “comodosi” possono concedersi un bagno rigenerante in una cornice molto particolare. Questa caletta è spesso scelta dai vip, per la sua tranquillità e per la sua posizione lontana da occhi e orecchie indiscreti.
La più piccola delle calette riesi è forse Cala Mandriola, selvaggia e incontaminata, formata da una scogliera liscia e protetta da un piccolo golfo. Per raggiungerla bisogna percorrere uno stradino dall’asfalto sconnesso che si collega a Cavo, per poi proseguire a piedi per almeno un chilometro lungo un sentiero naturalistico che si inoltra in una bella lecceta, inserito nella GTE col numero 60. Ad un certo punto del sentiero, sulla sinistra, uno stradellino non segnalato conduce ad un’altra spiaggia dal nome molto particolare, la spiaggia del Pisciatoio: esposta al mare aperto e all’umore delle correnti, il lido è composto principalmente da ghiaia e sabbia, ma anche da pietre di dimensioni variabili e da accumuli sparsi di alghe restituite dalle onde.
Molto belle sono le spiagge e le calette che si trovano nella zona di Cavo. Oltre alla piccola spiaggia sabbiosa che si trova proprio nel centro abitato, costeggiata da un bellissimo lungomare su cui si affacciano bar, ristoranti e negozi, a poca distanza si trova la spiaggia di Frugoso, che va da Capo Castello e giunge fino al promontorio di Capo Vita, il punto più a nord dell’isola d’Elba, ed è ideale nei giorni in cui il vento spira da sud. Nonostante l’aspetto brullo, Frugoso è attrezzata con vari servizi e con un parcheggio a pagamento antistante. Noleggiando un pedalò o una canoa direttamente in spiaggia, è possibile raggiungere facilmente l’isolotto dei Topi, mentre così non è per Piombino, anche se il suo profilo si staglia chiaramente all’orizzonte facendo sembrare la terraferma più vicina di quanto non sia. A circa un chilometro dal paese, invece, si trova la baia incontaminata di Fornacelle, il cui nome richiama il passato minerario della zona e i forni utilizzati per la lavorazione del ferro, i cui resti sono ancora presenti e visibili. Chiamata anche Cala del Telegrafo, questa spiaggia di ciottoli e di sabbia chiara mista a polvere di ferro ed ematite è attorniata da una lussureggiante lecceta che arriva fino al mare. Il suo fondale basso e sabbioso degrada dolcemente, il che la rende particolarmente adatta a bambini, famiglie e bagnanti meno esperti. In ultimo, Cala dell’Alga o cala delle Alghe, proseguendo verso nord, è una piccola mezzaluna di sabbia e di ghiaia dalle acque turchesi e dai dolci fondali. Delimitata da alcuni scogli, adatti alla pesca e ai tuffi, la sua posizione nascosta e poco segnalata la rendono un luogo tranquillo.
Cosa vedere a Rio Marina
Torre degli Appiani
Mausoleo Tonietti
Museo dei Minerali Elbani
Sentiero dell'Amore
Le spiagge di Rio Marina
- Spiaggia e piscina di Capo d'Arco
- Spiaggia Ortano
- Spiaggia del Porticciolo
- Spiaggia Luisi d'Angelo
- Spiaggia Marina di Gennaro
- Spiaggia la Torre
- Spiaggia Vigneria
- Spiaggia Ripa Bianca
- Spiaggia di Topinetti
- Spiaggia Cala Seregola
- Spiaggia del Direttore
- Spiaggia le Fornacelle o Cala del Telegrafo
- Spiaggia di Cavo
- Spiaggia Cala delle Alghe o cala dell'Alga
- Spiaggia di Frugoso
- Spiaggia Cala Mandriola