Santuario della Madonna di Monserrato Isola d'Elba
Chiesa dedicata alla Madonna Nera della Catalogna
Nella meravigliosa e incontaminata valle di Porto Azzurro è situato il santuario della Madonna di Monserrato, che ogni anno accoglie sempre più religiosi e turisti.
Lo scenario che si presenta agli occhi dei visitatori è unico e magico nel suo genere, in quanto l'edificio religioso è stato eretto su un alta e ripida collina rocciosa, contornato dal verde della macchia mediterranea.
Lo scenario unico dove si trova il santuario di Monserrato
Dal santuario della Madonna di Monserrato è possibile godere di un panorama senza eguali, visto che l'edificio religioso è situato all'interno di un'affascinante valle. Inoltre, la collina su cui è stata costruita la struttura è sia posto tra due piccoli torrenti sia ricco di cipressi e fioriture di agavi. L'insieme di tutto ciò è senza ombra di dubbio molto caratteristico, offrendo alle persone che visitano questo luogo uno scenario naturale in grado di infondere allo stesso tempo tranquillità e spensieratezza.
In realtà, la chiesa, restando chiusa per quasi tutto l'anno, risulta essere difficilmente visitabile al suo interno, anche se in particolari occasioni l'apertura della struttura è assicurata. Nello specifico, l'edificio è aperto al pubblico nei giorni vicini alla festa che si svolge al santuario con cadenza annuale, l'otto settembre, e durante la stagione estiva.
8 Settembre, Festa della Madonna di Monserrato
Ogni estate il giorno 8 Settembre a Porto Azzurro si festeggia La Madonna di Monserrato, nei festeggiamenti serali viene svolta una processione dedicata alla Madonna di Monserrato che inizia dal Pino centenario che si trova alla base della vallata per giungere fino al Santuario di Monserrato che per l'occasione viene aperto ed è visitabile completamente, e nel salone interno al secondo piano viene acceso il vecchio camino ancora funzionante per rivivere la vita dei monaci che un tempo lo abitavano.
La storia del santuario di Monserrato di Porto Azzurro
Il santuario di Monserrato è stato costruito più di cinque secoli fa, con precisione nel 1606. Il fondatore di tale struttura fu il primo governatore del nascente Presidio Spagnolo di Longone, don Josè Ponçe de Leon.
La costruzione avvenne in questa zona perché le aspre rocce della vallata ricordavano al governatore le stesse presenti in Catalogna, su cui si trovava il famoso monastero di Monserrat. Il fondatore si legò emotivamente a questo luogo, visto che lo associava al santuario presente nella sua terra di origine.
Al termine del suo mandato, avvenuto nel 1616, lasciò la custodia di questo edificio ai frati agostiniani di Piombino, che nell'autunno del 1617 vi fondarono un modesto convento in cui erano presenti solo cinque membri.
Questo convento, però, ebbe breve vita, in quanto nel 1654, a causa di una disposizione pontificia che prevedeva la soppressione dei monasteri più piccoli, i frati furono costretti a lasciare il santuario della Madonna di Monserrato.
Il governante del periodo si vide, quindi, costretto a riorganizzare la gestione del santuario, designando insieme al vescovo un cappellano che potesse celebrare la messa quotidianamente. Inoltre, furono nominati anche due custodi della struttura e un tesoriere che curava l'amminastrazione del santuario.
Nel corso del diciassettesimo secolo tutti i governatori che si alternano alla gestione di queste terre affermarono una concreta devozione verso questo edificio religioso, tanto che furono diverse le eredità e i doni effettuati in favore del santuario in quel periodo storico. In realtà, parte dei testi ritrovati testimoniano che buona parte dei lasciti servivano per pagare le messe in perpetuo.
Nel secolo successivo l'edificio fu una tappa molto importante e particolarmente sentita da parte di coloro che effettuavano il pellegrinaggio dell'Elba.
Nel 1722 il governatore del tempo chiese al re Filippo V di avere dei frati nel santuario che potessero svolgere il ruolo di assistenza spirituale nella zona di Porto Azzurro. In questo modo, l'edificio religioso offrì alloggio a vari padri dell'Ambrosiana di Alcantara. Tra i diversi frati era presente anche Giuseppe da Madrid, che negli anni successivi diventò arcivescovo di Palermo.
Nei decenni seguenti San Paolo della Croce provò diverse volte a fondare l'ordine dei passionisti all'interno del santuario del Monserrato. Nonostante fu appoggiato da vari esponenti di spicco non riuscì mai nel suo intento.
Nel 1759, quando i territori del posto passarono al nuovo regno di Napoli, venne effettuato un rendiconto minuzioso dei possedimenti della chiesa, che ebbe dei risultati sorprendenti. Infatti, si scoprì che buona parte del patrimonio donato nel secolo precedentemente era stato dilapidato in maniera illegittima, senza lasciare alcuna traccia delle operazioni avvenute.
Nel periodo successivo venne ristrutturata la facciata della chiesa e ampliata la parte retrostante della stessa.
Nella prima parte dell'ottocento il santuario fu visitato anche da Napoleone Bonaparte, mentre nel 1856 il direttore delle miniere dell'Elba effettuò dei lavori per ampliare la strada che conduceva all'eremo, in modo tale da poter effettuare la tratta a bordo di carrozze.
Dal 1866 in poi il santuario inizia lentamente a perdere l'attenzione degli amministratori dell'epoca, fino ad avere un inutilizzo totale della struttura.
Grazie all'impegno dei fedeli locali il santuario, dopo aver ricevuto un decoroso restauro, è stato riaperto al culto e accoglie numerose persone nella settimana dell'otto settembre.
La visita di questo incontaminato luogo è consigliato sia ai fedeli che desiderano ammirare la bellezza del dipinto della Madonna Nera sia agli appassionati delle meraviglie naturali che vogliono fortemente godere del panorama presente in questo posto.
Come Raggiungere il santuario di Monserrato a Porto Azzurro
Il santuario della Madonna di Monserrato si trova nelle vicinanze della piccola cittadina di Porto Azzurro, precisamente a tre chilometri dal centro del paese.
Per raggiungere il santuario bisogna seguire la strada provinciale che collega Porto Azzurro a Rio, fino a quando non ci si imbatte vicino al bivio di Barbarossa, nell'indicazione che segnala la deviazione Santuario di Monserrato, ben sagnalato e da seguire. Giunti al termine del tratto asfaltato bisogna necessariamente lasciare la propria automobile e proseguire a piedi in un ambiente rinfrescato dalla vegetazione circostante. Infine, una ripida gradinata consentirà di arrivare sull'eremo.
Il tour a 360° del santuario di Monserrato.