Tartarughe Marine: Nido da Record all'Isola d'Elba
La spiaggia di Galenzana ha visto la nascita di 104 tartarughine da un totale di 127 uova 
La spiaggia incantevole e appartata di Galenzana, nel Comune di Campo nell'Elba e nel cuore del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, è stata testimone di uno spettacolo straordinario. Mentre il sole tramontava, una folla silenziosa si è radunata intorno a un gruppo di esperti, compresi Ciecilia Mancusi dell'ARPAT, Giuliana Terracciano dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, Marco Zuffi dell'Università di Pisa e Livia Tolve dell'Università di Firenze. Insieme ai volontari di Legambiente, stavano svolgendo un'operazione delicata: scavare il nido di Fiorella, una tartaruga marina Caretta caretta che aveva deposto le sue uova sulla spiaggia, salvata da anni di sforzi da parte di Legambiente per proteggerla da progetti portuali e speculativi.
L'evento ha attirato bimbi curiosi e turisti affascinati, che hanno avuto l'opportunità di assistere a una lezione pratica di scienza, etologia e ambiente. Man mano che i ricercatori e i volontari scavavano, i gusci aperti delle uova e quelle non schiuse, pronte per essere contate e protette in attesa di future analisi genetiche. Questo nido in particolare si è rivelato affascinante: oltre alla sabbia dorata, conteneva anche foglie di Posidonia oceanica, la pianta sottomarina che gioca un ruolo fondamentale nell'ecosistema marino del Mediterraneo.
Ciò che ha davvero reso il nido della spiaggia di Galenzana straordinario è stato il numero record di uova e piccoli nati. Alla fine, sono state contate 127 uova, dalle quali sono emerse ben 104 tartarughine, con un tasso di schiusa dell'83%. Questo risultato ha superato il precedente record stabilito da Federica nel 2017, la prima tartaruga ad aver nidificato all'Elba e ad aver depositato 116 uova, dalle quali erano usciti 103 piccoli.
La sorveglianza costante dei volontari di Legambiente ha contribuito al successo di questo nido eccezionale, dimostrando l'importanza del loro impegno. A differenza delle precedenti esperienze all'Elba, nessuna tartarughina "pigra", ovvero non sviluppata completamente, è stata trovata viva nel nido. Solo un uovo ospitava una tartarughina semi-sviluppata che non è sopravvissuta.
Questi dati rappresentano una preziosa aggiunta al progetto europeo LIFE Tarta Nest, che è coordinato da Legambiente e coinvolge anche ARPAT e le università di Pisa e Siena. Ora, il monitoraggio si sposterà su altri cinque nidi scavati dalle tartarughe marine all'Elba nel 2023, tra cui quelli di Lacona, Fetovaia, Marciana Marina, La Foce e l'Innamorata.
Dopo gli applausi e le fotografie celebrative, il piccolo campo di sorveglianza del nido è stato smontato dai volontari del Cigno Verde e dai turisti. La spiaggia di Galenzana è tornata alla sua tranquillità, mentre l'attesa continua per l'arrivo delle prossime tartarughe marine che contribuiranno alla preservazione di questa specie in una spiaggia che ha sfidato le sfide del caldo mediterraneo.
Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe di Legambiente e del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, ha commentato: "L'avventura del nido di Galenzana si conclude qui, ma rimane un momento romantico. La protezione di 104 tartarughine, ora libere in mare (speriamo!), è una grande soddisfazione. Ringraziamo tutti i volontari a nome di Legambiente Arcipelago Toscano: avete dimostrato grande dedizione in 14 giorni di sorveglianza 24 ore su 24. Non possiamo che attendere con entusiasmo il prossimo nido, che sia quest'anno o il prossimo".
L'Isola d'Elba continua ad essere un rifugio vitale per queste creature affascinanti, e gli sforzi di conservazione e ricerca promettono di proteggere il loro futuro nel Mediterraneo.
Si ringrazia Umberto Mazzantini, Legambiente Arcipelago Toscano per il materiale fotografico.