Il letto da campo dell’Imperatore Napoleone
un dettaglio del suo carattere, determinato e sempre pronto alla battaglia
Quando Napoleone Bonaparte giunse all’Isola d’Elba nel maggio del 1814, in esilio dopo la sconfitta di Lipsia e l’abdicazione di Fontainebleau, trovò la sua futura residenza ufficiale, la Palazzina dei Mulini, ancora in fase di completamento. Ma l’imperatore, abituato al comando e alla rapidità, non aveva intenzione di aspettare con pazienza. Decise così di stabilirsi direttamente in giardino, dormendo in un letto da campo militare, per tenere d’occhio i lavori e mettere pressione a muratori e giardinieri.
Un accampamento imperiale
Le cronache raccontano che Napoleone fece allestire una tenda con il suo fedele lettino da campo smontabile, lo stesso che aveva utilizzato in tante battaglie. Nonostante la grandezza perduta, mantenne l’abitudine di viaggiare leggero e di adattarsi a condizioni spartane, pur di controllare personalmente ogni dettaglio.
L’ingegnosità del letto da campo napoleonico
Alla Palazzina dei Mulini è ancora conservato uno di questi letti, appartenuto alle collezioni private di Maria Luigia, sua moglie. Si trattava di un’invenzione pratica e geniale: realizzato da un fabbro parigino su commissione dell’imperatore, era composto da una struttura smontabile con una tela resistente al posto delle doghe, progettata per sostenere tre materassi. Completo di zanzariera in taffetà di seta, il letto poteva essere rapidamente assemblato e, una volta smontato, riposto in custodie speciali trasportabili a cavallo.
Il letto da campo e i contenitori per trasportarlo - conservato alla Palazzina dei Mulini
Un simbolo di tenacia (e impazienza)
Quel letto da campo non era solo un oggetto d’emergenza, ma un simbolo del carattere di Napoleone: sempre in movimento, pragmatico e determinato, anche in esilio. La scelta di dormire all’aperto, mentre la sua nuova dimora prendeva forma, dimostrava ai suoi sudditi elbani che l’imperatore, seppure deposto, non aveva perso il suo spirito combattivo.
Oggi, visitando la villa dei Mulini a Portoferraio, è possibile ammirare questo reperto storico, che racconta un episodio curioso ma rivelatore: persino nella sconfitta, Napoleone sapeva trasformare l’attesa in un’occasione per mostrare la sua indomita volontà.
Si ringrazia Ruggero Cioffi per le informazioni
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