Spiagge chiuse Isola d'Elba: un problema che riguarda tutti
Un problema italiano da conoscere e risolvere

All’Isola d’Elba il mare e i sentieri sono parte integrante della vita quotidiana di residenti e turisti. Accedere liberamente alle spiagge non è soltanto un diritto sancito dalla legge, ma anche un elemento che caratterizza l’identità stessa dell’isola. Tuttavia, negli ultimi anni in diversi punti dell’Elba sono comparsi cancelli, recinzioni o cartelli che rendono impossibile, o molto difficile, raggiungere il mare.
Questa pagina non vuole accusare nessuno, ma offrire uno spazio di informazione e riflessione: perché l’accesso libero al mare è un bene comune da difendere. Il nostro obiettivo è aumentare l’attenzione su questo tema e stimolare il confronto tra cittadini, turisti, proprietari e istituzioni.
Il quadro normativo
In Italia, il Codice della Navigazione sancisce il diritto di libero accesso al mare: le spiagge appartengono al demanio pubblico e, in linea di principio, devono restare accessibili a tutti. Questo significa che recinzioni, cancelli o cartelli che impediscono di raggiungere l’arenile sono una violazione di un principio fondamentale.
Nonostante questo, in diversi punti dell’Isola d’Elba, come in altre località italiane, l’accesso è ostacolato da situazioni irregolari o da vincoli legati a proprietà private e aree minerarie. Negli anni varie associzione di cittadini, di tutela dell'ambiente e sopratutto la sezione dell'arcipelago Toscano di Legambiente ha raccolto numerose segnalazioni di spiagge e sentieri chiusi, dando vita al dossier “Mare in Gabbia”.
Le spiagge segnalate come inaccessibili
Qui sotto trovi alcune delle spiagge e dei tratti di costa che, secondo le segnalazioni raccolte, non sono liberamente accessibili. In alcuni casi l’accesso è del tutto vietato da recinzioni private, in altri è solo limitato perché si può arrivare al mare solo attraversando proprietà o strade chiuse.
Cala dei Frati (Portoferraio)
Simbolo del “mare in gabbia”: accesso via terra chiuso da recinzioni, nonostante l’esistenza storica di un sentiero.
Promesse di riapertura si sono susseguite negli anni, ma la spiaggia resta inaccessibile.
🚧 Accesso vietato
Spiaggia del Direttore (Rio Marina)
Baia segnalata come inaccessibile per recinzioni e passaggi sbarrati che impediscono la fruizione del litorale.
🚧 Accesso vietato
Costa dei Gabbiani (Capoliveri)
Spiagge come Remaiolo, Ginepro, Punta Bianca e Buzzancone sono raggiungibili solo tramite strada pedonale privata del villaggio turistico. L’accesso al mare è quindi fortemente limitato.
⚠️ Accesso limitato
Spiaggia del Bagno (Marciana Marina)
Parte della spiaggia chiusa con un cartello che impedisce la fruizione di parte del litorale.
🚧 Accesso vietato
Segnalazioni e partecipazione
Conosci altre spiagge o sentieri chiusi all’Isola d’Elba?
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Perché parlarne è importante
Difendere il libero accesso al mare e ai sentieri significa difendere un bene comune, paesaggistico e culturale. Come ricorda Legambiente, “il mare e le coste non si comprano”: appartengono a chi li vive e li rispetta. Mantenere aperte le vie d’accesso significa garantire a tutti il diritto di godere della natura unica dell’Isola d’Elba.