In Europa si guida a destra e in Inghilterra a sinistra
Davvero è tutta colpa di Napoleone?

(Curiosità storiche tra Romani, carrozze e… un imperatore che voleva regolamentare tutto)
Perché in gran parte d’Europa guidiamo a destra, mentre in Inghilterra si continua a guidare a sinistra?
E soprattutto: c’entra davvero Napoleone, l’uomo che per dieci mesi governò anche l’Isola d’Elba?
La risposta è affascinante e unisce miti antichi, esigenze militari, aneddoti curiosi e una vera rivoluzione napoleonica.
Prima di Napoleone: come si guidava nell’antichità?
I Romani e il traffico “a sinistra”
Nell’immaginario moderno si dice spesso che i Romani guidassero a sinistra per avere la mano destra libera e pronta all’attacco.
E questa notizia è solo in parte vera:
Molti carri romani, soprattutto quelli militari o da trasporto, tenevano la sinistra per permettere al conducente (di solito destro) di usare la mano libera per difendersi.
Anche alcuni solchi stradali ritrovati in zone dell’Impero confermano che il traffico più pesante preferiva la sinistra.
Ma questa non era una regola universale, molte aree dell’Impero avevano abitudini diverse e non esisteva una regola precisa.

Medioevo: la sinistra come “lato della sicurezza”
Per secoli cavalieri, pellegrini e viandanti europei preferirono la sinistra per motivi logici:
Le persone destrimano (che erano e sono la maggioranza) tengono la spada sul lato migliore per difendersi, si incontrano le persone in arrivo “faccia a faccia” e non spalla contro spalla;
Nel medioevo i sorpassi erano rari, quindi nessun bisogno di standardizzare.
Fino al Settecento, dunque, in Europa si teneva prevalentemente la sinistra, tranne eccezioni locali.
Entra in scena Napoleone Bonaparte: l’uomo che cambiò tutto
E qui viene la parte più curiosa e interessante, intanto Napoleone NON era mancino, la leggenda che lo fosse è falsa. Napoleone era destro e firmava con la destra.
Quindi l'Imperatore non cambiò la viabilità europea per comodità personale ma per motivi molto più seri e strategici:
- Uniformare il suo Impero: Napoleone odiava le irregolarità amministrative: tasse, pesi, misure, leggi… tutto doveva essere uguale, e quando si accorse che in Francia molte zone tenevano la sinistra e altre zone tenevano la destra, decise di standardizzare la circolazione a destra in tutto l’Impero. Un provvedimento semplice, ma rivoluzionario.
- Distinguersi dall’Inghilterra: L’Inghilterra, storica nemica, aveva imposto ufficialmente la guida a sinistra. Napoleone voleva differenziare simbolicamente l'Europa continentale dall’influenza britannica, rendere chiaro chi seguiva il modello francese e chi no. Per questo, nei territori conquistati (Italia compresa) arrivò l’ordine di guida a destra.
- Logistica militare: Gli immensi convogli militari francesi funzionavano meglio spostandosi sulla destra, dove i carri potevano sfruttare meglio la struttura delle strade e dove i sorpassi erano più controllabili. L’esercito napoleonico era una macchina perfetta, i suoi spostamenti e la sua circolazione doveva esserlo altrettanto.

L’eredità napoleonica: l’Europa a destra
Dopo la caduta dell’Imperatore, gli Stati europei mantennero gran parte delle sue riforme, Tra queste anche la scelta della guida a destra, che poi si diffuse gradualmente con la nascita delle automobili.
Ad oggi quasi tutta Europa guida a destra, l’Inghilterra e i Paesi del Commonwealth mantengono la sinistra e il “solco napoleonico” è ancora ben visibile in tutto il continente.
E in Italia? In molte zone d’Italia si guidava a sinistra fino all’Ottocento. La regolamentazione uniforme arrivò nel Novecento, con il passaggio ufficiale al 1° agosto 1926.
Una curiosità sull’Isola d’Elba, durante i suoi dieci mesi di esislio all’Elba, Napoleone non dovette occuparsi della circolazione stradale dell’isola (le strade erano poche e il traffico minimo), però impostò comunque una serie di riforme amministrative e regolamentari che mostrano la sua ossessione per l’ordine e la standardizzazione.
Quindi se oggi in Europa guidiamo a destra, è in gran parte merito (o colpa) dell’Imperatore che governò anche l’Isola d’Elba.