Scopri i sentieri per il trekking all'Isola d'Elba
L'Isola d'Elba, un paradiso per gli amanti del trekking e degli scenari mozzafiato immersi nella natura. Incastonata nel Mar Tirreno, l'Isola d'Elba offre un connubio unico tra avventura e paesaggi incantevoli. I nostri percorsi escursionistici vi condurranno attraverso sentieri antichi che costeggiano le coste dell'isola, svelando la sua ricca storia e regalandovi viste panoramiche che vi lasceranno senza fiato.
Dalle cime panoramiche, potrete ammirare il mare cristallino che si estende all'orizzonte, esplora le spiagge remote raggiungibili solo a piedi, ogni trekking diventa un'esperienza indimenticabile. I sentieri ben segnalati si snodano attraverso parchi naturali, riserve e antichi borghi, permettendovi di immergervi completamente nella bellezza autentica di questa gemma del mediterraneo.
Che siate escursionisti esperti o camminatori neofiti, l'Isola d'Elba offre una vasta gamma di percorsi adatti a ogni livello di preparazione. Preparatevi a esplorare la natura incontaminata, a respirare l'aria fresca dei boschi e a lasciarvi ispirare dalla maestosità della fauna e flora locali. Concedetevi un'avventura unica, avvolti dalla magia dell'Isola d'Elba e dalla sua straordinaria rete di sentieri escursionistici.

Grande Traversata Elbana
Il trekking più iconico dell'Elba: da Cavo a Pomonte attraverso crinali, boschi e panorami mozzafiato sull'intera isola.
Durata: 3-4 giorni
Distanza: 60 km
Difficoltà: Medio
Scopri il percorso
Il cammino dei fari dell'Isola d'Elba
Un itinerario affascinante lungo la costa che collega i principali fari dell'isola, tra natura selvaggia e scorci sul mare.
Durata: 6h
Distanza: 18 km
Difficoltà: Medio
Scopri il percorso
Il laghetto delle Conche a Rio Marina
Un'escursione suggestiva tra colori minerari, storia industriale e uno specchio d’acqua immerso nel silenzio.
Durata: 1h 30min
Distanza: 3.5 km
Difficoltà: Facile
Scopri il percorso
Passeggiata al Monte Calamita di Capoliveri
Una passeggiata facile e panoramica con vista sul mare e sulle miniere di ferro di Capoliveri.
Durata: 2h
Distanza: 5 km
Difficoltà: Facile
Scopri il percorso
Trekking alla scoperta di Capoliveri
Un giro tra storia, cultura e natura attorno al borgo di Capoliveri: un mix tra vicoli, vigneti e panorami.
Durata: 1h 45min
Distanza: 4 km
Difficoltà: Facile
Scopri il percorso
Passeggiata a Rio nell'Elba
Un sentiero ad anello semplice e panoramico che parte dal centro storico e attraversa la natura rigogliosa di Rio.
Durata: 1h 15min
Distanza: 3 km
Difficoltà: Facile
Scopri il percorso
Trail Run da Lacona a Capoliveri
Un percorso trail per gambe allenate: dislivelli, viste sul mare e passaggi spettacolari tra boschi e creste.
Durata: 2h 15min
Distanza: 10 km
Difficoltà: Difficile
Scopri il percorsoIn arrivo un nuovo percorso trekking...
Suggerisci il prossimo trekking
Il fascino del Laghetto Rosso di Rio Marina
Trekking al laghetto delle Conche nel parco minerario di Rio 
Nascosto tra le incantevoli colline del versante orientale dell'Isola d'Elba, nel cuore del Parco Minerario di Rio Marina, si trova un luogo dalle caratteristiche uniche: il Laghetto Rosso o laghetto delle conche. Questo piccolo tesoro naturale offre ai visitatori una meravigliosa combinazione di storia mineraria e bellezze paesaggistiche. Tappa fondamentale se si decide di esplorare le affascinanti miniere del Parco Minerario di Rio Marina che con le pioggie alimentano il tipico Laghetto Rosso.
Le miniere del Parco Minerario di Rio Marina:
Per comprendere appieno l'importanza e l'unicità del Laghetto Rosso delle Conche, è fondamentale conoscere il contesto storico delle miniere di Rio Marina. Questa regione è stata un'importante area mineraria fin dal periodo etrusco e, successivamente, durante l'epoca romana. Le miniere di Rio Marina hanno giocato un ruolo cruciale nella produzione di minerali di ferro di alta qualità. Oggi, queste miniere sono state trasformate nel Parco Minerario di Rio Marina, che racconta la storia affascinante dell'attività estrattiva.
Il Laghetto Rosso dell'Isola d'Elba:
Situato all'interno del Parco Minerario di Rio Marina, il Laghetto Rosso è uno dei gioielli più affascinanti dell'isola. Il suo nome deriva dal colore distintivo delle sue acque, un rosso intenso che crea un contrasto mozzafiato con il verde circostante. Questa tonalità insolita è il risultato della presenza di ossidi di ferro, in particolare l'ematite, un sottoprodotto dell'attività mineraria passata, che a contatto con l'acqua piovana rilascia il caratteristico colore rosso, arancio e giallo. Nonostante la sua origine antropica, il Laghetto Rosso è diventato un ecosistema prezioso e delicato nel corso degli anni.
Mentre ti avvicini al Laghetto Rosso, sarai colpito dalla sua bellezza surreale, il paesaggio minerario, spoglio, quasi dall'aspetto lunare ti colpirà, rimanendo un ricordo delle tue vacanze all'Isola d'Elba. Le acque rosse sembrano incantate, riflettendo i raggi del sole e creando un'atmosfera magica. Il Laghetto Rosso è diventato un punto di interesse per gli amanti della natura, i fotografi e gli escursionisti che desiderano scoprire una gemma unica al mondo.
Il laghetto Rosso di Rio Marina rappresenta un'attrazione turistica unica che combina la storia mineraria con la bellezza naturale del territorio. Visitare questo luogo affascinante ti offre l'opportunità di immergerti nella storia antica dell'isola, esplorando le miniere del Parco Minerario di Rio Marina, e al contempo di goderti la meraviglia dei colori e della serenità del Laghetto Rosso.
Mentre ti avvicini al Laghetto, ricorda di rispettare l'ambiente circostante e seguire le regole del parco. La conservazione di questa preziosa risorsa naturale è fondamentale per garantire che le future generazioni possano continuare ad apprezzarne la bellezza e l'importanza ecologica.
Se sei un appassionato di fotografia o cerchi un luogo "instagrammabile" per sorprendere i tuoi follower, il Laghetto Rosso dell'Isola d'Elba ti offrirà scenari mozzafiato per catturare immagini indimenticabili. Potrai osservare la danza dei riflessi sulle acque rosse e immortalare la fusione tra la storia e la natura.
Scopri la mappa per raggiungere il laghetto rosso di Rio Marina
Per raggiungere il Laghetto rosso nel percorso più breve si può arrivare con l'auto o il bus sulla strada che collega il paese di Rio Marina alla frazione di Cavo. Arrivati a pochi metri dalla spiaggia di Cala Seregola troverete un sentiero sulla vostra sinistra con le indicazioni per il laghetto delle Conche. In circa 20-30 minuti di cammino lo raggiungerete. Per qualsiasi informazione potete telefonare al parco minerario di Rio Marina.
Alla scoperta dei fari dell'Isola d'Elba
Passeggiate e trekking tra le torri luminose dell'Elba
I fari dell'Isola d'Elba rappresentano una necessità pratica per la sicurezza della navigazione. Essi costituiscono i confini tra due mondi, segnalando il confine tra il mare e la solidità della terra. Nell'Arcipelago Toscano ci sono testimonianze di antichi segnalamenti, e lungo la costa elbana sono presenti ben quattro fari, a cui vanno comprese le altre due strutture poste su isolotti e affioramenti rocciosi.
Ma, oltre alle torri luminose, all'Elba si possono ammirare anche i vecchi semafori della Regia Marina Italiana, che erano stazioni di segnalazione e di controllo del traffico navale tra il Mar Ligure e il Tirreno settentrionale. Purtroppo queste strutture sono visibili solo dall'esterno. I fari isolani, quindi, sono importanti segnalatori, che ricordano il passato e assicurano la sicurezza della navigazione.
Il Sentiero dei Fari dell'Isola d'Elba è un percorso escursionistico che collega i vari fari e semafori dell'isola. Il sentiero è tra i più suggestivi dell'Isola, con una parte che si snoda lungo la costa e l'altra che costeggia l'interno dell'isola.
Lungo il percorso, si possono ammirare i panorami mozzafiato della costa dell'Isola d'Elba, con le sue spiagge, le scogliere e le baie.
Il tracciato del Sentiero dei Fari dell'Isola d'Elba è stato progettato da esperti escursionisti per consentire di godersi un itinerario che permette di attraversare tutta l'Isola d'Elba. La durata del percorso è suddivisa in più tappe, da eseguire a seconda della preparazione e del ritmo individuale.
Il tracciato è segnalato da cartelli di orientamento e dai segnali dei fari, che forniscono una chiara indicazione della direzione da seguire.
Il Sentiero dei Fari dell'Isola d'Elba è un'escursione imperdibile per i visitatori che desiderano scoprire la bellezza unica dell'Isola d'Elba, il cammino è ricco di meraviglie naturali e permette di scoprire vari panorami dell'isola.
Lungo il sentiero si incontrano anche i caratteristici borghi, che offrono la possibilità di scoprire la cultura e la gastronomia locale. Il Sentiero dei Fari dell'Isola d'Elba può essere svolto tutto l'anno ma vi consigliamo di non perderlo durante la primavera e l'autunno dove i colori e i profumi della macchia mediterranea vi accompagneranno durante le vostre passeggiate sui sentieri. Vi consigliamo di indossare abbigliamento comodo e calzature adeguate, oltre a portare con sé una buona scorta di acqua e cibo. In sintesi, il Sentiero dei Fari dell'Isola d'Elba è un'esperienza indimenticabile per chi ama passeggiare immerso nella natura dell'isola.
Il cammino dei fari dell'Isola d'Elba è un'ottima opportunità per scoprire la bellezza dell'Isola da una prospettiva diversa, con viste spettacolari e un'atmosfera incontaminata.
Prima tappa: Il Faro di Punta Polveraia.
Per iniziare Il Cammino dei Fari vi suggeriamo di arrivare il giorno prima all'Hotel Belmare di Patresi, nel comune di Marciana, godendovi gli splendidi panorami che questo luogo offre, sia all'alba che al tramonto. La mattina seguente, al sorgere del sole, potrete partire da Patresi per raggiungere il Faro di Punta Polveraia, un'imponente struttura militare costruita nel 1909 che si affaccia sul Canale di Corsica. Dopo aver ammirato il primo faro, inizieremo a seguire il sentiero n°150 che ci condurrà al borgo di Marciana Marina. Qui prenderemo il sentiero n°181 e successivamente il n°180, fino ad arrivare all'Agriturismo Fonte de Zeno, dove terminerà la nostra prima tappa di viaggio.
Seconda tappa: Il faro di Portoferraio (Forte Stella) - Torre della Linguella - Torre del Gallo - Faro dello Scoglietto
Il giorno successivo inizia con un'altra escursione, percorrendo il sentiero n° 115 e a seguire il sentiero n° 180 fino a Colle Reciso. Da qui, si inizia la Grande Traversata Elbana che attraversa il paesino di Procchio, rinomata località balneare. Si prosegue poi sul sentiero n° 245, costeggiando le suggestive spiagge della costa nord, Biodola, Scaglieri, Forno e Viticcio, fino a raggiungere Portoferraio. Qui si potranno ammirare il faro di Forte Stella, che fa parte delle fortificazioni medicee insieme al Forte Falcone e alla Torre della Linguella.
Il viaggio si conclude con il faro dello Scoglietto, posto sulla cima dell'isolotto dello stesso nome all'ingresso del golfo di Portoferraio.
Terza tappa Il Semaforo di Montegrosso - Faro di Rio Marina
La terza tappa del nostro viaggio inizia percorrendo il sentiero più famoso dell'elba, la GTE, che ci porta al semaforo di Montegrosso, un ex punto di controllo e di difesa costruito durante la Seconda Guerra Mondiale e adibito oggi a residenza privata. Qui ci dirigiamo verso il caratteristico paesino di Cavo, dove ammirare la bellezza del lungomare, che ci conduce al promontorio di Capo Castello. Da qui prendiamo un autobus per Rio Marina, dove visitiamo la Torretta Faro di Rio, una struttura unica nel suo genere, caratterizzata da una particolare merlatura e da una scala d'accesso di ispirazione medievale. La terza tappa del nostro viaggio si conclude con un pernottamento presso un alloggio nelle vicinanze.
Quarta tappa La Stazione di vedetta di Capo Ortano - Faro di Capo Focardo
Dopo una notte di riposo, si riparte dal sentiero dell'Amore alla volta di Capo Ortano, per poi proseguire fino a Capo D'Arco e poi per Porto Azzurro. Qui, seguendo il sentiero n°230, si raggiunge il Forte Focardo, un forte spagnolo del 1600 impreziosito dall'omonimo Faro. Dopo aver ammirato questo luogo suggestivo, ci dirigiamo verso il Monte Calamita, un tempo famoso per la sua intensa attività mineraria. Sulla sommità del monte è presente la stazione militare dell’Aeronautica, antico semaforo creato nel 1958, una volta dismesso quello di Piombino. Il sentiero n° 70 permette di scendere a Capoliveri.
Quinta tappa Il Faro di Marina di Campo - Faro di Capo Poro.
Il giorno seguente dopo una mattinata di cammino grazie al sentiero n° 250/248 arriviamo al moderno Faro sul porto di Marina di Campo, poi proseguiamo sui sentieri n° 139 e 138 per giungere alla nostra destinazione, il Faro di Capo Poro. In cima all'altura di 158 metri, notiamo una piccola struttura in cemento e metallo, dove una potente lanterna illumina il golfo di Marina di Campo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, qui si trovava una postazione militare. Proseguendo sulla pista n°138, arriviamo al piccolo paesino di San Piero dove ci fermiamo per trascorrere la notte.
Sesta tappa: Il Semaforo di Campo alle Serre
La sesta e ultima tappa di questa avventura che ci ha permesso di scoprire i fari dell'Isola d'Elba e di esplorare i vari sentieri dell'isola, inizia con il bus diretto a Pomonte, da dove prendere il sentiero n°126, in direzione di Chiessi. Si percorre poi il n°125 fino al semaforo di Campo alle Serre, che si affaccia sul canale di Corsica, nella parte settentrionale dell'isola, a Marciana, da dove è possibile ammirare nuovamente il faro di Punta Polveraia. Si conclude la giornata con il ritorno a Patresi percorrendo il tracciato nord della GTE.
Le Strutture dove dormire lungo il Sentiero dei Fari e dei Semafori dell'Isola d'Elba
B&B Fonte di Zeno Marciana
Loc. Fonte di Zeno Marciana, Isola d'Elba Tel. 3403954459 - Email
B&B Fonte di Zeno a Marciana è anche una azienda agricola, aperto tutto l'anno si trova all’interno del Parco Nazionale Dell’Arcipelago Toscano.
Il bed and breakfast Fonte di Zeno è l'alloggio ideale per gli amanti della natura e della tranquillità, dove vengono utilizzati prodotti locali a km 0, da non perdere le meravigliose colazioni a buffet sia dolci che salate con le ricette tipiche e i prodotti dell'Isola d'Elba.Fonte di Zeno b&b è composto da 2 camere e un appartamento per le vostre vacanze all'Isola d'Elba situate in una location immersa nella natura e apprezzata dagli amanti delle passeggiate e dei trekking che possono esplorare i d'intorni utilizzando i vari sentieri che circondano e raggiungono la proprietà.Loc. Patresi, 57030 Marciana Tel 0565908067 - Email:
L'Hotel Belmare Isola d'Elba si trova sulla costa occidentale dell'Isola, all'interno dell'area del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, su una collina a 120 metri di altezza, posizione interessante interessante per gli amanti del trekking, del kayak e dello snorkeling, circondato da una vegetazione di macchia mediterranea e con una bellissima terrazza con vista sul mare da dove potrete ammirare tramonti che renderanno le vostre vacanze all'Isola d'Elba indimenticabili.
GTE Grande Traversata Elbana
Esplora l'Isola d'Elba coast to coast
La GTE, Grande Traversata Elbana è un modo diverso per conoscere l’isola d’Elba tra sentieri, la natura, i panorami e i paesini caratteristici, è il sentiero più lungo dell'isola e la attraversa completamente da un versante all'altro. La GTE parte da Cavo e termina in due varianti principali, quella a Nord arriva a Patresi, mentre quella a Sud termina a Pomonte.
Una volta deciso di effettuare la Grande Traversata dell'Elba, potrete dividerla in 3 o 4 tappe in base al vostro allenamento e a cosa e come volete procedere alla scoperta del sentiero più lungo e panoramico dell'Isola d'Elba.
Lungo l’intero itinerario la vista mare vi fara compagnia, lasciando spazio a viste panoramiche anche sulle altre isole Toscane oltre che la vicina Corsica.
Itinerario della GTE, Grande Traversata Elbana
La GTE si svolge sul sentiero che partendo da Cavo e nei pressi del Monte Capanne (a circa 42km) si biforca in due percorsi (Nord e Sud):
Gte Nord – Da Cavo a Patresi circa 56 km, dislivello2797 m
Gte Sud – da Cavo a Pomonte circa 47,5 km, dislivello 2254 m
Le prime 3 tappe sono comuni alle due versioni della GTE, mentre La tappa 4 si differenzia in base alla destinazione finale.
E’ importante tenere conto che, poiché sul sentiero non sono praticamente presenti strutture ricettive e punti d’acqua, sono necessarie deviazioni dall’itinerario per il pernottamento, comportando un aumento in termini di lunghezza e del dislivello (circa 10km rispetto all’itinerario base).
La scelta delle tappe varia in base alle proprie preferenze e al proprio allenamento, per questo è bene avere presente la mappa dei sentieri mentre si pianifica l’itinerario prima della partenza.
Grande Traversata Elbana in 3 giorni
Se siete dei buoni camminatori potrete ridurre a tre le giornate dedicate ad esplorare l'Isola grazie alla GTE. Ecco il percorso per percorrere la Grande Traversata Elbana da Ovest ad Est considerando di arrivare sull'isola il giorno prima.
Prima Giornata da Patresi al Monte Perone
Si consiglia di arrivare a Patresi la sera prima della partenza. Meglio se al tramonto, dove dalla terrazza dell’Hotel Belmare si può ammirare il sole che scende a picco sul mare. Qui potrete degustare numerosi prodotti tipici (birra dell’Elba, passiti, l’ansonica e l’aleatico, i dolci del laboratorio artigianale Elba Magna, la composta di cipolla di Patresi e molto altro). Menù a scelta per cena e colazione a buffet con le tradizionali prelibatezze di “Armando confetture”. La prima tappa, impegnativa, dura 7/8 ore (per informazione lungo il percorso, contattare Vincenzo al numero 33351803359). Partenza da Patresi (120 metri s.l.m.). Percorrendo il sentiero “Raggio verde” si raggiunge Serra Ventosa (600 m).
Svoltando a destra si raggiungono le sorgenti del Bollero (600 m) prima di risalire alla vetta del Troppolo (700 m). Proseguendo si arriva al bivio di Campo alle Serre. In località la Terra si gira a sinistra; qua ha inizio la salita fino al passo della Tavola (928 m), adatto alla pausa pranzo. Il cammino prosegue sul versante nord-occidentale; al primo bivio del sentiero 110 si gira a destra per arrivare alla sella del Monte Perone (623 m). Scendendo lungo la strada asfaltata (lato Poggio), troverete alla vostra destra il sentiero 115: dopo circa 2,9 km raggiungerete l’agriturismo Fonte di Zeno (Andrea, tel. +393403954459) da poco insignito dell’Oscar dell’ecoturismo 2018 da Legambiente. Si tratta di un antico casale elbano immerso nella natura con panorama sulle isole di Capraia e Gorgona. Un ambiente incontaminato le cui camere sono dotate di servizi privati, tv sat e loggia esterna privata attrezzata. Le colazioni e le cene della cucina tradizionale elbana (su prenotazione) sono preparate con prodotti tipici e a km 0.
Seconda tappa, Monte Perone - Campo ai Peri
La mattina si riparte in direzione Procchio. Continuando da Pietra Acuta e Monte Castello, si scende verso il Colle di Procchio. Sulla provinciale si gira a destra e dopo circa 50 metri si nota l’indicazione GTE. Si prosegue per Literno (verso Colle Reciso); si scende verso Casa Marchetti e poi, attraversando la strada asfaltata, si raggiunge l’agriturismo Monte Fabbrello. L'azienda Montefabbrello è adatta alla seconda sosta. Gli ospiti vengono accolti in una realtà rurale che si tramanda da generazioni. Il camminatore può quindi pernottare in camere matrimoniali e cenare nel ristoro agricolo. La mattina seguente, tappa in direzione Cavo (previsto il trasferimento gratuito dei bagagli).
Terza tappa, Campo ai Peri - Cavo
Dalla strada provinciale, tenendo la sinistra, si prosegue verso Il Burraccio (300 m), dov'è possibile sostare nell’azienda “Terra e Cuore” (degustazione di prodotti a km 0 a base di latte di capra). A Cima del Monte (500 m, la più alta del versante orientale) si scende verso le Panche per poi risalire verso il Monte Strega (400 m) e proseguire in cresta. Arrivati all'Aia di Cacio proseguiamo sulle pendici del Monte Serra, per poi scendere verso Vignola; al bivio seguire l'indicazione a sinistra fino alla piazzola di Fortunataccio. Uscendo per pochi metri sulla strada provinciale, mantenendo la sinistra, cerchiamo l'indicazione GTE verso la cima di Monte Grosso (348 m). Dopo una breve sosta si scende lungo la mulattiera fino a Cala Mandriola (indicazione per il Mausoleo Tonietti). Sulla destra si prosegue per 4 km fino a raggiungere la spiaggia di Frugoso. Scendendo verso il paese e percorrendo il lungomare Kennedy si arriva all'Hotel Maristella, immerso nel verde. La mattina successiva si potrà ammirare l'alba tra l'isolotto di Palmaiola e Cerboli. Aspettando l'arrivo dell'aliscafo per il ritorno a casa, si potranno assaporare dolci casalinghi e miele locale.
Cosa considerare prima di iniziare la GTE
Il consiglio principale è di studiare bene la mappa dei sentieri dell'isola e scaricare inoltre l’app gratuita Avenza Maps che consente la geolocalizzazione anche in assenza di segnale.
Sul sito del Cai Elba è possibile scaricare le tracce e visionare i sentieri accessori.
E’ importante scegliere le tappe, considerando la propria autonomia in termini di acqua e preparazione fisica, e la disponibilità delle strutture ricettive (alcune strutture potrebbero essere chiuse in bassa stagione).
Valutare il peso dell’acqua da aggiungere nello zaino in base alla stagione (consigliato marzo-giugno, settembre-novembre, tuttavia può essere percorso anche negli altri mesi facendo attenzione ai mesi più caldi di Luglio e Agosto)
Il cammino può essere percorso indifferentemente nei due sensi, anche se solitamente viene percorso partendo da Cavo.
Importante valutazione da fare è che la GTE non passa dalla Cima del Monte Capanne, per questo nel caso in cui vogliate raggiungerla deve essere aggiunto un tratto di sentiero 101 (attenzione il sentiero 100 è ferrata e consigliato solo a personale esperto)
Ogni paese è ben collegato con mezzi pubblici a Portoferraio, inoltre Cavo è raggiungibile dalla terraferma con aliscafo (linea Piombino-Cavo) in circa 30 minuti.
E’ possibile valutare anche una base stanziale, sfruttando mezzi pubblici o taxi per raggiungere l’inizio della tappa quotidianamente.
Non sono presenti rifugi o bivacchi ed è vietato campeggiare liberamente sull'isola e sconsigliato anche per la presenza di animali selvatici.
Dove dormire durante la Grande Traversata Elba
In tutta l'Isola d'Elba è vietato il campeggio libero, quindi durante la vostra traversata non sarà possibile pernottare vicino al percorso ma dovrete alloggiare nelle strutture più o meno vicine al tracciato.
Le tappe dove usualmente si effettua il pernottamento durante la GTE sono: Porto Azzurro, Procchio, Poggio, Portoferraio/Magazzini, Marina di Campo, Lacona, San Piero, Sant’Ilario, Marciana, Marciana Marina.
Alcuni Esempi di come potrete organizzare la vostra escursione: partenza da Cavo, Porto Azzurro, Procchio, Poggio/Marciana, Pomonte/Patresi oppure Cavo, Magazzini, Lacona, San Piero, Pomonte/Patresi
Consigli sulla Grande Traversata Elbana
La GTE rappresenta la dorsale che attraversa l’isola, con dislivelli giornalieri importanti. Per questo è altamente consigliato avere scarpe da trekking alte, abbigliamento e zaino tecnico, i bastoncini sono facoltativi.
E’ possibile percorrere il sentiero in autonomia o accompagnati da Guida Ambientale Escursionistica abilitata
Cosa portare:
- zaino da almeno 40 litri
- scorta d'acqua (2 litri)
- pile
- giacca a vento impermeabile
- attrezzatura da trekking
- scarponcini da trekking
- torcia
- pranzo al sacco
- busta per riporre i rifiuti
- ricambo asciutto
- macchina fotografica
Deviazioni consigliate
Il bello di attraversare l’isola non è solo fare attività trekking ma anche conoscere meglio l’isola.
Per questo oltre a conoscere alcuni dei paesini prima menzionati durante i pernottamenti vi consiglio di visitare:
- Maosoleo Tonietti (durante la prima tappa)
- Rio Elba (durante la prima tappa, punto acqua e ristoro, visita al paese ed ai suoi antichi lavatoi)
- Volterraio (durante la prima tappa)
- Monte Capanne (ultima tappa, panorama mozzafiato, ultimo tratto impegnativo)
Consiglio anche di visitare Portoferraio prima di ripartire, che è ben altro rispetto all’immagine che abbiamo legata al Porto Commerciale: vicoli, porto turistico, Fortezze Medicee e belle spiagge caratterizzano questa piccola città.
Fauna e Flora durante la GTE Elba
Durante la traversata della G.T.E. puoi fare diversi incontri interessanti, tra cui alzando gli occhi il famoso Gheppio del Volterraio, i Mufloni, Capre selvatiche, Cinghiali, e se siete ultra fortunati anche la Martora!
La vegetazione è composta da rigogliosa macchia mediterranea, quindi principalmente medio-bassa, a cui si aggiungono i famosi Castagni nella zona di Marciana / Monte Capanne (altamente consigliata la Birra di castagna)
La Grande Traversata Elbana vi aspetta per farvi conoscere il lato naturalistico dell'Isola d'Elba
Si ringrazia Claudia Lippi Guida Naturalistica e Vincenzo Anselmi dell'hotel Belmare per i suggerimenti e le foto.
Passeggiata al monte Calamita a Capoliveri
Trekking alla costa dei Gabbiani
Il percorso ad anello che vi permette di esplorare il promontorio della costa dei Gabbiani inizia dalla rotatoria di Capoliveri nei pressi della Stazione dei Carabinieri ben segnalato da un cartello bianco che indica il percorso, il posto può essere raggiunto in auto, bus o anche in bicicletta o scooter.
La strada asfaltata ben presto diventa uno stradello sterrato e ben collegato con il Capoliveri Bike Park che permette di esplorare tutte le coste di Capoliveri, ma seguendo i segnavia bianco-rossi si sale ammirando un panorama su tutta la costa nord-est dell'Isola d'Elba, mostrando in una sola volta i paesini di Porto Azzurro, e in lontananza anche Rio nell'Elba e Portoferraio. Continuando a salire si arriva ad un boschetto di pini e si prosegue la strada principale a dritto.
Adesso si entra in una sterrata pianeggiante che passa in mezzo ad una moltitudine di alberi di mimosa che, tra fine Febbraio e metà Marzo, si possono ammirare in fiore con il suo caratteristico profumo intenso e il colore giallo che danno un aspetto molto particolare a tutta la zona. Finito questo tratto si passa una nicchia con una Madonnina e si arriva ad un incrocio continuando la strada a dritto fino ad arrivare ad un agriturismo, raggiunto il quale si scende a sinistra dove comincia la discesa e si scorge il Laghetto di sassi neri, arrivando poi fino a una sequenza di piccole spiagge e calette tra le quali Buzzancone, Istia e Calanova, poco dopo quest'ultima la strada diventa asfaltata e la si segue per qualche centinaia di metri fino a quando, sulla sinistra, si prende uno stradello in salita indicato con un cartello giallo. Qui è il tratto più "duro" di tutto il percorso perché è in ripida salita fino a ritrovare la strada che avevamo fatto all'inizio e dalla quale si discende dolcemente fino tornare a Capoliveri da dove siamo partiti.
Una camminata immersi nella natura dell'Isola d'Elba
Armando Angiolini