Visitare l'Isola d'Elba Blog
informazioni e i consigli per la vostra vacanza all'Isola d'Elba
La classifica delle migliori spiagge Toscane del 2022
L'Isola d'Elba stravince con 9 spiagge tra le 15 più belle
La classifica delle migliori spiagge della Toscana stilata dal portale holidu, analizza i commenti e le votazioni effettuata dai visitatori su google maps.
Tra le migliori 15 spiagge della Toscana, l'Isola d'Elba occupa tutte le prime 6 posizioni e ben 9 posti su 15, rendendola la meta marittima più ambita e desiderata tra le spiagge Toscane.
Le migliori 15 spiagge Toscane
Posizione | Nome della spiaggia | Punteggio | Numero Commenti | Punteggio |
1 | Spiaggia delle Ghiaie Portoferraio - Isola d'Elba (Livorno) | 4,4 | 6498 | 28591 |
2 | Spiaggia di Sant'Andrea Marciana Marina - Isola d'Elba (Livorno) | 4,4 | 5068 | 22299 |
3 | Spiaggia di Cavoli Campo nell'Elba - Isola d'Elba (Livorno) | 4,6 | 4702 | 21629 |
4 | Spiaggia di Fetovaia Campo nell'Elba - Isola d'Elba (Livorno) | 4,2 | 5064 | 21269 |
5 | Spiaggia di Sansone Portoferraio - Isola d'Elba (Livorno) | 4,7 | 4390 | 20633 |
6 | Spiaggia della Biodola Portoferraio - Isola d'Elba (Livorno) | 4,4 | 4375 | 19250 |
7 | Cala Violina Scarlino - (Grosseto) | 4,6 | 4040 | 18584 |
8 | Spiaggia di Marina di Campo Marina di Campo - Isola d'Elba (Livorno) | 4,3 | 3986 | 17140 |
9 | Spiaggia di Procchio Marciana Marina - Isola d'Elba (Livorno) | 4,2 | 3548 | 14902 |
10 | Spiaggia di Capo Bianco Portoferraio - Isola d'Elba (Livorno) | 4,5 | 2713 | 12209 |
11 | Spiaggia Della Feniglia Orbetello (Grosseto) | 4,4 | 2656 | 11686 |
12 | Lido di Camaiore Camaiore (Lucca) | 4,3 | 2630 | 11309 |
13 | Baia del Quercetano Castiglioncello (Livorno) | 4,5 | 2440 | 10980 |
14 | Bagno degli Americani Tirrenia (Pisa) | 4,2 | 2454 | 10307 |
15 | Spiaggia delle Cannelle Isola del Giglio (Grosseto) | 4,5 | 2110 |
9495 |
A caccia di Geocaching all'Isola d'Elba
Le informazioni e i consigli per lo svolgimento della "caccia al tesoro" interattiva
Cosa è il geocaching
Il geocaching è una sorta di caccia al tesoro gratuita che si svolge nel mondo reale, avvalendosi delle moderne tecnologie.
Il meccanismo alla base del gioco è semplice: alcune persone di buona volontà nascondono delle “scatoline” in giro per città, parchi, boschi ecc, caricano tramite il cellulare le coordinate GPS del nascondiglio sulle apposite APP e gli altri “geocachers” utilizzano i dati caricati per trovare le scatoline col proprio dispositivo GPS, oggi integrato in ogni smartphone.
Tutto qui, ma va detto che crea dipendenza!
Non si vince niente, se vogliamo fare un po’ di filosofia spicciola, possiamo dire che il premio del geocaching è l’esperienza complessiva. Le caches sono piazzate da utenti che conoscono il territorio, dunque è probabile che la loro ricerca conduca a luoghi che altrimenti non avremmo visitato e talora vengono posizionate laddove solo pochi vanno, regalando il piacere di scoprire luoghi segreti dietro l’angolo.
Inoltre, spesso, per capire dov’è collocata una cache è necessario leggere la descrizione del luogo, cosa che offre sempre aneddoti interessanti e un po’ di storia su quel posto.
Infine, qualora non sapeste che fare un pomeriggio, anche dire “beh usciamo a cercare una cache” è un valido motivo per trovar la voglia di uscire di casa. Con buona pace di coloro che sostengono che il digitale abbia impigrito le persone e le trattenga dalla vita all’aria aperta!
L'Isola d'Elba è ricca di geocaches
Per mezzo della mappa dell’utente Monicadeg, che frequenta l’Elba da 40 anni, vediamo l’ubicazione dei numerosi “tesori” sull’isola e anche le varie tipologie di geocaches, perché ne esistono di vari tipi e diverse difficoltà. Per tutti i gusti.
Ad ogni iconcina corrisponde una cache.
Tradizionale (pallino verde): la più diffusa. Alle coordinate segnate sulla mappa, si trova il contenitore che cercate. Nulla di più semplice… forse.
Mystery (pallino blu col punto di domanda): l’icona sulla mappa è collocato in un punto fittizio e le reali coordinate della cache vanno trovate risolvendo gli enigmi riportati nella scheda della cache stessa.
Multi (pallino arancio): è costruita “a step”: le coordinate sulla mappa corrispondono al primo luogo dove occorre recarsi e i vari passaggi possono richiedere di trovare oggetti fisicamente esistenti, come scatole o indizi scritti, oppure di dedurre le coordinate successive in altro modo, ma è sempre necessario recarsi alle coordinate dello step successivo per andare avanti.
Virtual (fantasmino): è una cache particolare, priva di contenitore fisico. Richiede la scoperta
del luogo indicato e per poterla considerarle trovata è necessario fare qualcosa che richieda la visita del luogo stesso: rispondere ad una domanda, fare una foto o risolvere un piccolo indovinello.
Earthcache (mappamondo): altra cache senza contenitore fisico. Si può loggare come found rispondendo a domande di geologia inerenti al luogo in cui sono collocate. Ad esempio, può chiedere di fotografare formazioni geologiche particolari, fossili, glaciazioni, erosioni.. o stimare le dimensioni di particolari fenomeni visibili sul posto.
Letterbox (pallino blu con busta da lettera): cache poco diffusa in Italia, gettonatissima all’estero. Oltre al logbook, contiene un timbro. L’utente può firmare con un proprio timbro (ma anche con la penna) e stampigliare un suo oggetto col timbro rinvenuto nella scatola.
La storia del geocaching, in breve
Si può dire che il geocaching nacque negli Stati Uniti il 2 maggio del 2000 a seguito di un atto dell’amministrazione Clinton con cui venne rimossa la Selective Availability, ovvero un sistema di disturbo per i GPS di uso civile che era stata introdotta nel 1991 per volere del Dipartimento della Difesa. A quel punto il margine di errore dei GPS civili diventava inferiore ai 10 metri.
Già l’indomani, il sig. Dave Ulmer, consulente informatico di Portland (Oregon), decise di testare la novità legislativa col suo apparecchio. Nascose su una delle colline della sua città un contenitore in plastica nero con all’interno delle videocassette, una fionda, una scatola di fagioli e soprattutto un quaderno e una penna.
Tornato a casa, pubblicò un messaggio sul gruppo Usenet sci.geo.satellite-nav nel quale annunciò di aver nascosto la prima “geocache” della storia, alle coordinate N 45° 17.460 W 122° 24.800, dettando anche le regole base del suo gioco: se prendi qualcosa, metti qualcosa, lascia un segno del tuo passaggio sul logbook e riponi la scatolina dove l’hai trovata.
Era nato il geocaching!
Cosa si trova durante la Caccia al Tesoro?
Un contenitore di forma e dimensioni variabili, da piccolissimo a grande (questi ultimi sono rari in Italia, dove si arriva generalmente a non più di un Tupperware) contenente sempre un piccolo diario (logbook) sul quale segnare il proprio nome e la data del ritrovamento, se si vuole anche un commento o un saluto.
Se lo spazio lo permette, troveremo anche una matita o penna, ma il consiglio è di portarsene sempre una con sé, unitamente ad altri oggetti utili come una pinzetta e qualche foglietto di scorta, per l’eventualità che il logbook sia pieno.
La scheda di ciascuna cache ne indica la dimensione, ed è un attributo da tener presente per orientare al meglio la ricerca in loco.
Potreste chiedervi dove sia la difficoltà, visto che si conoscono le coordinate del nascondiglio, ma qui entra in gioco anzitutto l’imprecisione dei GPS: sommando l’errore dell’apparecchio di chi nasconde a quello di chi cerca, lo scarto con la reale posizione della cache oscilla tra i 3 e i 10 metri. Inoltre va sottolineato che la scatolina da trovare non è mai in bella vista, anzi è stata più o meno sapientemente nascosta. Alcuni realizzano “camuffi” così ben fatti che distinguere una cache nell’ambiente circostante, sia esso urbano o naturale, non è affatto semplice.
Ultime regole e consigli pratici
Essere furtivi. Una volta giunti alle coordinate della cache (in gergo Ground Zero, o GZ), guardarsi intorno. Non sarà un oggetto facilmente visibile e la discrezione è tutto: cercate di non farvi notare! Fare geocaching è assolutamente legale, e gli agenti di polizia, carabinieri e forze dell’ordine sanno perfettamente che esiste. Ma purtroppo c’è chi potrebbe divertirsi a boicottare questo bel gioco, li chiamiamo babbani e sono il nemico numero uno dei geocachers!
Le caches non si possono seppellire, quindi è inutile cercare sotto terra.
Non distruggiamo quel che abbiamo intorno! Se è vero che le scatoline possono essere (relativamente) ovunque, ciò non significa che possiamo vandalizzare i luoghi in cui cerchiamo. Spostare una pietra al parco è accettabile, calpestare le aiuole distruggendo il verde pubblico no. Siamo rispettosi!
Occhio all’indizio! Nella scheda di ogni cache è quasi sempre presente un hint (suggerimento) che indirizza meglio la ricerca.
Controllare le recenti attività della cache: quante persone, e quando, l’hanno trovata finora? Se è stata rinvenuta di recente, è probabile che sia ancora lì. Se tanti utenti non l’hanno trovata, potrebbe esser stata manomessa o portata via da qualcuno ignaro del gioco, o desideroso di rovinare agli altri l’esperienza (i babbani sopracitati).
Tanta pazienza! Le prime volte può sembrare difficile o che la cache non ci sia. Datevi tempo e ragionate: dove nasconderei un oggetto in modo che solo chi sa della sua esistenza può trovarlo?
Qualche numero del fenomeno del Geocaching in Italia
In Italia, si sa, arriviamo sempre un po’ dopo, e nel nostro Paese l’attività si è diffusa da poco più di dieci anni, conta attualmente una community di circa 2.500 giocatori e le scatoline nascoste sono oltre 33.000 (fonte: https://project-gc.com/).
I geocachers col tempo diventano una grande famiglia, si scambiano via messaggio le dritte per le ricerche e organizzano spesso eventi e raduni a livello locale, attività di pulizie di spiagge o aree verdi, geocacce di gruppo e passeggiate, avventure in kayak, biciclettate… spirito e salute ne guadagnano!
Portoferraio e l'Isola d'Elba testimonia della Air Wick
Il paese di Portoferraio scelto nell'etichetta del deodorante "Brezza del mediterraneo"
Una nuova fraganza in edizione limitata della Air Wick, nota azienda di profumi e prodotti per la casa, ha scelto come immagine della sua etichetta la foto di Portoferraio, con il faro del Forte Stella e il mare della baia del paese in bella vista.
Air Wick Freshmatic Ricarica Spray Automatico, "Brezza del mediterraneo", nella confezione da 250ml, in edizione limitata denominata Viaggio in Italia, la potrete trovare in tutti i negozi di articoli per la casa e negli store online.
Una bell'articolo che non mancherà tra gli amanti dell'Isola d'Elba, i residenti e i suoi ospiti abituali.
Vi inseriamo il link per ordinarlo dallo store Amazon.
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- Da usare con diffusore, regolabile con tre diversi intervalli di tempo (9 minuti, 25 minuti, 32 minuti)
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- Appendi il tuo diffusore alla parete o appoggialo su una superficie ad almeno due metri di altezza
Cabinovia di Marciana a prezzi scontati per i residenti
La settimana della Castagna al prezzo di 6 euro
La cabinovia di Marciana nei weekend di Ottobre, Sabato 23 e Domenica 24 e Sabato 30 e Domenica 31, per l'occasione della “Settimana della Castagna” a Marciana, Poggio e dintorni, sarà possibile usufruire di uno sconto per i residenti per utilizzare la cabinovia al prezzo di € 6,00 anziché di € 13,00 per gli adulti ed di € 8,00 per i bambini.
I residenti dell'Isola d'Elba che raggiungeranno Marciana, potranno acquistare presso la biglietteria della cabinovia il ticket per corse di andata e ritorno, con orario straordinario dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (alle ore 16,00 Domenica 31.10.2021), con l'ultima salita da valle alle 17,00 (16,00 Domenica 31.10.2021) ed l'ultima discesa da monte alle 17:30 (16:30 Domenica 31.10.2021), per una veloce escursione sulla “Vetta dell’Arcipelago Toscano”.
Prima del sopraggiungere dei rigori invernali e dell’ormai prossimo termine della stagione della cabinovia previsto per il 7 Novembre 2021, sarà l'occasione per ammirare, respirando l’aria pura della montagna per eccellenza dell’Elba mescolata al profumo del mare, le bellezze del nostro territorio montano vestito dei colori caldi dell’autunno e godere, dal punto più alto (1019 m.) della Provincia di Livorno, degli splendidi scorci panoramici sull’Isola d’Elba, l’Arcipelago Toscano, la Corsica e la Costa Etrusca.
Dove le pietre parlano alle stelle
Domenica 17 Ottobre, escursione gratuita a Pietra Murata con Anotherelba
Il programma di Anotherelba si conclude il 17 ottobre con un evento gratuito in collaborazione con Le Macinelle Circolo Culturale. Per ringraziare i numerosi partecipanti che ci hanno seguito durante l’anno, Another Elba tours invita tutti a partecipare gratuitamente all’ultimo evento della programmazione estiva 2021.
L’ appuntamento è per domenica 17 ottobre alle 9,30 con un itinerario che si snoderà dalle pendici del monte Perone, dove ci sono alcune tra le più significative e affascinanti testimonianze di romanico pisano all’Elba.
Visiteremo la Torre e la Pieve di San Giovanni, di cui scopriremo i segreti con il professor Massimo Giuseppe Battaglini che farà un bell’intervento dal titolo "Il Romanico Sampierese".
Non mancheranno, come di consueto con Anotherelba, suggestioni multidisciplinari, con performances recitate e cantate e la mostra personale di Luca Polesi alla Pieve di San Giovanni.
La giornata si concluderà nello scenario mozzafiato di Pietra Murata, di cui Gian Mario Gentini ci racconterà le vicende fin dalle origini. Dalle testimonianze di un’antica necropoli, a luogo di vedetta medievale, fino ad arrivare al sito pastorale. La musica dal vivo di Gaia Volpe e Gaetano Cavicchioli dei DataZero saranno la ciliegina sulla torta.
Programma:
Ore 9,30 Incontro alla Torre di San Giovanni.
Introduzione di Anotherelba.
Intervento ‘La Torre di San Giovanni’ a cura del Prof. Massimo Giuseppe Battaglini.
Ore 10,15
Arrivo alla Pieve di S. Giovanni.
Intervento ‘Antiche pievi dell’isola d’Elba’ del Prof. Massimo Giuseppe Battaglini.
Performance artistico/ musicale e mostra personale di Luca Polesi alla Pieve.
Ore 12
Arrivo a Pietra Murata. Intervento "Dove le pietre parlano alle stelle" di Gian Mario Gentini.
Musica dal vivo con i DATAZERO (Gaia Volpe voce e Gaetano Cavicchioli chitarra e voce).
Gli spostamenti dalla Torre alla Pieve di San Giovanni e poi fino all’imbocco del sentiero 111 sopra la Pieve, si effettueranno con la propria auto/moto.
Raggiungeremo Pietra Murata dai sentieri 111 e 130. Il percorso a piedi è facile e breve (circa 30 minuti).
COSA PORTARE:
- scarpe adatte
- acqua e pranzo al sacco
- joie de vivre
Evento organizzato da Anotherelba e Le Macinelle Circolo Culturale.
PARTECIPAZIONE GRATUITA PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Tel: 3464904719 Valerie Pizzera oppure
La guida digitale dedicata all'Isola d'Elba
“Vivi l’Elba Con Me” di Veronica Brandi
Nella guida dell'Isola d'Elba di Veronica Brandi scoprirete un’isola autentica e incontaminata, raccontata da chi la vive tutto l'anno, sentieri e percorsi che vi mostreranno dei punti panoramici nascosti e incredibili.
Vi saranno rivelati i sentieri che, avvolti nella macchia mediterranea e circondati dai profumi di salvia e rosmarino vi permetteranno di raggiungere molte calette meno conosciute, oppure vi mostreranno le spiagge incredibili dell'isola per godervi un tramonto mozzafiato, nuotare in acque turchesi circondati solo dalla natura o scegliere le calette con le caratteristiche che preferite per andare a colpo sicuro.
Inoltre all'Interno della guida di Veronica troverete anche una serie di esperienze imperdibili, e che siate soli, in coppia o in famiglia non importa: le esperienze che vi verranno proposte sono tante!
Non tutti, ad esempio, sanno che lungo la costa delle spiagge bianche c’è una grotta azzurra, o che su un altro versante c’è un relitto sul fondale, e se siete nuotatori esperti potete anche esplorarlo.
A piedi, in bicicletta, a nuoto, in barca…il mix di itinerari sono un modo per scoprire il cuore di una terra unica. Non esiste infatti, un luogo simile a quest’isola nel mondo.
L'Elba con la sua superficie di 224 chilometri quadrati vi aspetta con le sue oltre 100 spiagge tutte incredibilmente diverse tra loro, mare dai tratti caraibici, di sabbia nera, bianche scogliere, una montagna di granito di 1000 metri e uno dei parchi minerari più grandi e importanti d’Europa.
Per questi, e tanti altri motivi, tutti dovrebbero almeno una volta nella vita visitare l'isola d'Elba!
Una terra autentica che vi ruberà il cuore, una terra tutta da scoprire
Vai alla pagina per scaricare la guida digitale dell'Elba di Veronica Brandi
Osservare il mare attiva uno stato di felicità nel cervello
Uno studio conferma la correlazione tra mare e felicità
Immagina adesso di chiudere gli occhi e riaprirli in una spiaggia incontaminata, con davanti una distesa di sabbia bianca e sottile e soprattutto un mare cristallino a perdita d'occhio, che vira dal celeste chiaro della parte più bassa al blu intenso e profondo degli abissi a qualche km dalla costa.
Non ti sembra di provare una sensazione di felicità e libertà mai sperimentata prima?
Questo perché è scientificamente provato che fermarsi ad osservare il mare e il suo incessante movimento attiva i neurotrasmettitori del cervello, che comunicano a tutto l'organismo una sensazione di benessere e relax impareggiabile.
Affinché però questo beneficio sia reale, l'esperienza deve essere quanto più piacevole possibile e il luogo prescelto ricco di spiagge meravigliose e differenti, così come di scorci suggestivi e borghi caratteristici.
Tutte queste qualità è possibile coniugarle prenotando una vacanza all'Isola d'Elba, meta turistica di molti italiani e stranieri che ogni anno cercano uno spazio selvaggio ed incontaminato dove poter far riposare la mente, senza rinunciare a tutte le attività divertenti legate alla vita marittima e soprattutto al mondo sottomarino.
Le spiagge dell'Isola d'Elba
Per assaporare quel senso di felicità tanto desiderato durante il corso dell'anno lavorativo, nulla è più indicato delle 150 spiagge che sono state contate sull'Isola d'Elba, molte delle quali si sono viste assegnata la bandiera blu per la pulizia delle acque, i servizi e la bellezza del luogo.
Iniziamo da quella di Fetovaia, tra le più famose e nei periodi di maggiore affluenza, anche tra le più affollate.
Situata nella zona nord occidentale, la sua bellezza consiste in una distesa di sabbia dorata incastonata all'interno della roccia, un panorama incredibile del quale godere mentre si prende comodamente il sole o ci si rilassa con un bagno rinfrescante, ricevendo una sensazione unica di comunione con la natura e con il suo aspetto più selvaggio.
Dalla consistenza ancora più fine è la spiaggia di Cavoli, la più lunga dell'isola, situata vicino al grazioso borgo di pescatori di Marina di Campo.
Per gli amanti degli sport acquatici o anche per i curiosi alle prime armi, è possibile immergersi in interessanti sedute di snorkeling o in professionali immersioni subacquee, per ammirare la bellezza dei fondali e la varietà di pesci colorati, ben visibili grazie alla trasparenza del mare.
La stessa, inoltre, è perfettamente indicata per famiglie con bambini al seguito, per la vasta gamma di servizi offerti, che rendono il soggiorno non solo suggestivo a livello naturalistico ma anche molto piacevole come comodità e comfort.
Per quella categoria di persone che non ama troppo sporcarsi di sabbia, sono numerose le spiagge dell'isola formate da piccoli ciottoli chiari, che rendono comunque il mare di una chiara tonalità di azzurro che resterà impressa nei vostri occhi per sempre.
E' il caso appunto della Spiaggia delle Ghiaie, dotata di un'area marina protetta, o la Spiaggia della Padulella, riparata dalla scogliera che cade a picco sul mare e molto frequentata per il suo fondale color turchese.
Per i più avventurosi, invece, che preferiscono arrampicarsi sugli scogli ed hanno una visione estremamente selvaggia della giornata di mare, l'ideale è visitare le spiagge di Chiessi, Capo Sant'Andrea e Patresi, caratterizzate da fitti scogli dai quali tuffarsi direttamente in acqua, godendo dell'esperienza senza l'interferenza di altre persone ed assaporando in solitudine la sensazione di felicità e libertà che inevitabilmente si tende a provare da questa posizione privilegiata.
Tutto questo patrimonio descritto, e molto altro, se possibile merita di essere vissuto nelle condizioni migliori, che sono quelle dei mesi di giugno o settembre, quando la massa ha ormai fatto ritorno presso le proprie abitazioni di città ed è possibile respirare veramente lo spirito dell'isola, con la natura incontaminata delle sue bellezze paesaggistiche e l'incanto dei piccoli paesi che la compongono, ognuno dei quali è ricco di storia ed affascinante tradizione.
Vedere il mare da lontano
Non tutti amano eccessivamente la calca della spiaggia, ma ciò non significa smettere di godere della felicità che la vista del mare attiva nel cervello umano, fungendo da sfondo di splendide visuali delle quali è possibile godere dai vari borghi disseminati su tutto il territorio.
Il primo che si incontra è il capoluogo, Portoferraio, nel quale si sbarca dal traghetto immergendosi subito in una realtà fatta di graziosi localini e caratteristiche botteghe di artigianato.
Noto per aver ospitato la permanenza forzata di Napoleone, dalla calata sul lungomare è possibile osservare le acque limpide di tale paradiso del Mediterraneo, divertendosi anche nel guardare il viavai di barche che quotidianamente approdano per portare il delizioso pesce fresco, che è poi possibile gustare nei ristoranti.
Da non perdere è anche Marciana, il più antico tra tutti i paesi presenti, situato a 375 metri sopra il livello del mare e quindi perfetto per godere della vista panoramica del territorio circostante, formato da lingue di sabbia inserite in imponenti scogliere, il tutto condito con una varietà di turchesi del mare forse unica nel suo genere.
Percorrendo le stradine lastricate del borgo medievale ogni tanto è possibile imbattersi in terrazze che si aprono a strapiombo sulla natura sottostante, donando un meraviglioso senso di benessere alla mente e facendo sparire ogni pensiero negativo accumulato nel corso dei mesi precedenti.
La zona posta più in alto nell'isola è invece Monte Capanne con i suoi 1000 metri di altitudine, raggiungibile attraverso la cabinovia in circa 15 minuti o con un'escursione a piedi piuttosto faticosa di circa 3 ore adatta ai più avvezzi alla pratica del trekking.
Una volta giunti sulla sommità, però, tutta la stanchezza scemerà di fronte al panorama del quale sarà possibile godere, che comprende tutte le maggiori attrazioni del luogo, perdendosi nell'immensità della distesa di acqua blu e, se fortunati, riuscendo anche a vedere animali piuttosto inusuali, come il falco pellegrino e il daino, oltre che una rigogliosa vegetazione di castagni e lecci.
La felicità a portata di mano si chiama Isola d'Elba, non esitare e prenota la tua vacanza!